Storie di acqua, guerra e riso nel castello del Bascapé
VareseNews vi propone un viaggio tra le dimore storiche del Novarese, scenari del premio letterario "I cento castelli". La prima tappa è a Vespolate. In menù riso carnaroli e salame della duja
Una torre altissima e imponente è il biglietto da visita del Castello di Vespolate, nel Novarese. Una dimora elegante e dalla storia controversa e segnata, come tutte le terre che la circondano, dall’acqua delle immense distese di risaie. Oggi è una residenza privata, appartenente alla famiglia Macchi ed è uno scenario molto gettonato per matrimoni e cerimonie. Il castello di Vespolate è solo uno degli ipotetici scenari che potranno ispirare gli autori che parteciperanno al premio letterario I cento castelli promosso dall’Associazione Parco culturale Ludovico il Moro. VareseNews l’ha visitato per voi, per raccontare l’atmosfera preziosa e signorile che ancora oggi si respira tra le mura del castello.
La mappa – A illustrare come era disposta in passato la struttura è oggi una preziosa mappa. Il documento dimostra che dell’antica residenza e delle mura che la circondavano ora si conserva ben poco. Essa subì numerosi cambiamenti, quelli più significativi avvennero tra il Trecento e il Quattrocento, quando l’antico "castrum" medievale (centro giuridico del territorio) perse le sue funzioni fino a diventare un centro di raccolta di scorte alimentari.
Il vescovo Bascapé – Tra i personaggi che più hanno influito sulla storia di questo castello, del comune e di tutto il Novarese deve essere citato senza dubbio il vescovo Bascapé. Fu una figura determinante nel processo di conversione del territorio ma anche responsabile della trasformazione delle tradizioni popolari in riti del cattolicesimo. In particolare è stato ricordato come l’ideatore dei Sacri Monti come quelli di Varallo e di Orta. Di Novara fu vescovo dal 1593 e rimase nella cittadina per 22 anni, sino alla sua morte avvenuta nel 1615.
Il castello oggi – Il Castello di Vespolate appartiene alla famiglia Macchi. È una residenza privata ma custodisce comunque le preziose tracce del passato. Al suo interno e nel giardino ospita eventi, cerimonie e matrimoni
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