“Varese primeggia per ammortizzatori sociali, ma sulle tredicesime solo previsioni”
Le associazioni di imprenditori commentano i dati del Sole 24 Ore. Confermata la massiccia adesione agli ammortizzatori sociali, ma per i dati sulle tredicesime c'è chi invita alla prudenza
Sul pesante taglio alle tredicesime varesine contano gli ammortizzatori sociali, ma attenti alle previsioni: è questo in sintesi il commento delle associazioni di imprenditori che fino ad ora hanno commentato i dati pubblicati dal Sole 24 Ore.
Tra i rappresentanti delle aziende una delle prime a rispondere sui dati è Cna Varese, che del dato sul “crollo” delle tredicesime commenta: «E’ un dato che rispecchia e conferma quello dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che vede Varese primeggiare in Lombardia».
E conferma: «Certamente Varese é in grossa sofferenza, anche a causa della composizione del suo tessuto economico basato sul manifatturiero e in particolare su due settori, meccanica e tessile, nel pieno del vortice della crisi. Se si vuole un’ulteriore, indiretta conferma la si ottiene dall’esistenza di fenomeni come quello delle “Imprese che resistono”, che nelle altre Provincie della Lombardia sono un fenomeno marginale».
Per Univa però sono necessarie alcune distinzioni: «Una prima considerazione è che sia attesa una contrazione dell’importo della tredicesima mensilità in tutti i casi nei quali le imprese abbiano fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni, in quanto il periodo di cassa comprende, per la gran parte dei lavoratori, anche l’incidenza della gratifica natalizia – precisa Michele Graglia, presidente di Univa – Ciò detto, occorre anche aggiungere che i dati forniti dall’Associazione Industriali Bresciana potrebbero essere più pessimistici rispetto alla realtà effettiva, per la ragione che l’incidenza della cassa sul monte ore annuo è stata calcolata utilizzando il dato delle ore di cassa autorizzate dall’Inps e non quelle effettivamente utilizzate dalle imprese. Non esiste infatti una statistica al riguardo e, dunque, il calcolo non poteva che essere fatto così, ma occorre tener conto che la realtà è normalmente diversa da queste previsioni teoriche».
Per questo, il presidente dell’unione industriali varesina aggiunge: «A sensazione riesce difficile immaginare che la situazione varesina sia peggiore di quella, tanto per rimanere su Brescia, presente in quell’area, che con Varese condivide le medesime problematiche e il medesimo tasso di occupazione nel settore manifatturiero. Una spiegazione possibile è che, anche a questo riguardo, Varese stia scontando l’effetto del cosiddetto de-hubbing di Malpensa, che ha visto, come noto, moltissimi lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione».
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