Il Microcredito a tasso zero che passa dalla Prefettura
I risultati dell'osservatorio sul credito diventano una misura anticrisi
La Prefettura di Varese invita tutti i comuni a prendere in considerazione il microcredito, una formula di aiuto alle famiglie, che prevede prestiti da mille a 3mila euro, per un periodo che va da 1 anno e 3 anni. Si potrà fare domanda, per adesso, in due comuni che hanno già avviato progetti di questo tipo, Castellanza e Tradate. Unico neo, le basse cifre messe a disposizione: Tradate ad esempio inizia con 30mila euro, ma non è detto che in futuro si possa ampliare il finanziamento. Non è una novità, il microcredito, divenuto famoso come soluzione per sfuggire alla povertà attuata dall’economista Muhammad Yunus. In questo caso ha il vantaggio di essere a tasso zero. A Como, ad esempio, già da un anno sono attivi progetti che hanno avuto la benedizione dei comuni e della società civile, ma a un tasso, pur ragionevole, del 5%.
Il meccanismo è semplice: la Fondazione comunitaria del Varesotto, un ente misto pubblico provato, si impegna a versare in banca, presso il Credito Bergamasco, le somme messe a disposizione dagli enti locali. La gestione della cifre da parte della fondazione – che ha poi un suo patrimonio di donazioni – frutta interessi, con i quali vengono pagate le spese di tenuta conto. I cittadini interessati, se rientrano nelle categorie fissate da regolamento, si rivolgono ai comuni, che li ammettono al prestito. Non si tratta di un doppione rispetto alle normali formule di assistenza sociale, a Tradate, ad esempio, chi è già destinatario di assegno sociale non potrà godere anche del microcredito. Si tratta, piuttosto, di un aiuto momentaneo, per quelle famiglie che hanno delle spese le quali, magari a causa di cassa integrazione o licenziamento, non si possono pagare nell’immediato: mutui, spese mediche, spese scolastiche.
Oggi, il Prefetto Simonetta Vaccari e il presidente della Fondazione Comunitaria Luca Galli si sono incontrati con il presidente della Provincia Dario Galli, e diversi amministratori del Varesotto. Per definire un accordo da proporre agli enti locali del territorio. E’ curioso, anche, che l’avvio dei progetti di microcredito sia uno dei primi frutti concreti dell’osservatorio che il Ministro dell’interno ha istituito qualche mese fa, assegnando ai prefetti il compito di vigilare proprio sulle banche. L’idea era nata sulla sorta della polemica contro gli istituti di credito che, nonostante la crisi non avrebbero erogato soldi alle imprese in difficoltà. A Varese hanno cominciato lanciando una proposta per le famiglie, anche se in futuro dovrebbero arrivare iniziative specifiche sulla questione banche-imprese. Certo, il problema dello scivolamento nella povertà di tante famiglie è lontano dall’essere risolto, ma come si dice, da qualche parte bisogna pur incominciare.
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