Maltrattata dal nipote, chiede aiuto ai carabinieri

Dopo mesi di botte e insulti non ha più retto e ha chiesto aiuto ai carabinieri. Una donna di 74 anni, C.M. che ospita il nipote di vent’anni, nella serata di giovedì ha chiamato i carabinieri della Stazione di Besozzo (nella foto il materiale sequestrato) che sono intervenuti e hanno posto fine a quella che sembra essere stata una vera e propria tortura per molto tempo. Da tempo la donna era costretta a subire i maltrattamenti del nipote, A.L., col quale conviveva.. Ieri sera, dopo l’ennesimo sopruso, la donna ha deciso di rivolgersi al Comandante della Stazione raccontando quanto, da un anno, stesse subendo: percosse, insulti, minacce, mortificazioni, gente estranea in casa – a tutte le ore – ed atteggiamenti che nulla di buono lasciavano presagire. Tutto, fino ad ieri, sopportato per “amore” del nipote che da tempo viveva con lei. Percepita la gravità della situazione, i militari sono subito intervenuti e si sono presentati nell’abitazione per verificare che cosa stesse accadendo. Pochi attimi ed è stato tutto chiaro: il nipote utilizzava la casa come una vera e propria “base operativa” per gli spacciatori della zona, che riceveva e riforniva tranquillamente. Una volta entrati i militari hanno trovato e sequestrato oltre 60 grammi di marijuana, numerosissime dosi di hashish, un bilancino di precisione, un cilum, un narghilè e tutto il necessario per il confezionamento dello stupefacente. E’ stata sequestrata anche un’ingente somma contante, frutto, con molta probabilità, dell’attività di spaccio. Per il ragazzo si sono aperte le porte del carcere di Varese.