Busto torna a sognare il suo Central Park

Il progetto di riforestare un'area di 50 mila mq è fermo da tempo in Provincia ma la Regione è pronta a finanziarlo. Previsto un grande polmone verde con laghetti e percorso vita attorno a MalpensaFiere

Busto Arsizio vuole il suo central parkSe ne parla da tanti anni, almeno dalla giunta Tosi, ma del famoso Central Park alla bustocca non se ne vede traccia. Questa mattina (martedì 9 febbraio), all’interno della conferenza stampa indetta dall’amministrazione sulla mobilità dolce, si è tornati a parlare di riforestazione della grande area attorno a Malpensafiere, un sogno che la città culla da tanti anni ma che non riesce a trovare uno sbocco. Così l’assessore regionale all’agricoltura  Luca Daniel Ferrazzi ha auspicato che l’iter si velocizzi per giungere presto alla fase esecutiva di questo progetto. A confermare l’intenzione di creare un polmone verde per i bustocchi è l’assessore alla qualità della vita Luciano Lista: «Il progetto è fermo in Provincia nelle pastoie burocratiche ma la Regione vuole realizzarlo e ci ha già dato l’ok preventivo – spiega l’assessore – l’idea è quella di ridimensionare il progetto iniziale della giunta Tosi e riproporlo un po’ più in piccolo ma senza andare ad acquisire tutte le aree agricole private che contornano l’area di proprietà comunale». Quest’ultima consiste in 50 mila metri quadri che potrebbero essere riforestati e costituire, così, il nucleo principale del polmone verde che potrebbe allargarsi qual’ora si acquisiscano nel tempo anche gli altri spazi.

RISCHIO CEMENTO – L’area, però, è al centro di grandi appetiti, in testa quelli dell’edilizia che vede in quella porzione di territorio l’ultima zona di espansione: «Credo che questo fazzoletto di terra vada difeso e popolato di alberi – ha detto Lista -, e bisogna farlo in fretta. La Regione è disponibile a finanziare il progetto che prevede non solo una vera e propria riforestazione con essenze arboree originali ma anche la creazione di laghetti, percorsi vita, aree per la pratica dell’attività fisica a cielo aperto». A parte il Parco Alto Milanese (foto in alto), che però è quasi totalmente agricolo, a Busto non esiste un’area boschiva tanto grande da poter rappresentare un vero e proprio polmone verde. La posizione del futuro parco, inoltre, è di grande rilevanza ambientale perchè andrebbe a migliorare l’aria e la vita dei bustocchi che oggi vivono tra Malpenafiere, la superstrada per Malpensa e il terminal Hupac dove ogni giorno arrivano e partono centinaia di camion.

Se le giunte Tosi e Rosa non sono state in grado di portare a compimento il progetto, ora ci vuole provare la giunta Farioli con il sindaco in testa: «Inseriremo questa idea e tutti i finanziamenti che stiamo portando a Busto nel libro Azzurro – ha detto il primo cittadino – una novità assoluta che vogliamo mettere in pratica e che contiene tutti i progetti per migliorare l’ambiente nel nostro territorio». Il parco, infatti, è solo una parte del progetto che mette in rete tutte le iniziative in tema di diminuzione dell’inquinamento.

MOBILITA’ DOLCE –
Questa mattina, infatti, con l’onorevole Paola Frassinetti e il consigliere Checco Lattuada è stato presentato un progetto sulla mobilità dolce che prevede lezioni di sensibilizzazione all’uso della bicicletta per i più giovani con la consegna di oltre 4 mila caschi da bici e l’erogazione di un contributo per l’acquisto di biciclette con la pedalata assistita per gli over 65. Di recente è stato finanziato da comune e Fondazione Cariplo un progetto per il bike-sharing da 125 mila euro mentre altri 130 mila andranno a rafforzare il progetto Pedibus. Da non dimenticare i 30 milioni di euro previsti nell’accordo quadro con Regione e Provincia per risanare dal punto di vista ambientale tutta la zona sud-ovest della città (Borsano e Sacconago), in seguito all’allungamento della convenzione Accam per l’inceneritore.

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Pubblicato il 09 Febbraio 2010
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