Il 26 marzo regala un libro a uno sconosciuto

Un giovane di 21 anni di Empoli ha lanciato l'idea nel suo blog ed ha fondato un gruppo su Facebook che sta raccogliendo adesioni in tutta Italia. Si chiama: Leggere, leggere, leggere ed è il primo esperimento nazionale

Ecco una buona ragione per navigare, frequentare Internet e i social network. Questa sì è una valida ragione ed ha un nome si chiama Alberto Schiariti, ha 21 anni e vive ad Empoli.
E’ sua l’iniziativa che sta muovendo il “popolo di internet” come poche altre cause hanno fatto.
E’ “un untore”, nel vero senso della parola. Basta dare un’occhiata al gruppo di Facebook che ha creato, guardare il contatore di fan che gira vorticosamente come quello di una pompa di benzina, leggere i commenti lasciati, brevi ma entusiastici, senza insulti, senza provocazioni come quasi mai accade nella rete.
Alberto, programmatore informatico, ha lanciato questa idea: il 26 marzo 2010 prendete un libro dalla vostra libreria, oppure compratene uno, uscite per strada e regalatelo a chi vi pare. Qualcuno potrebbe pensare al book – crossing ma c’è una sostanziale differenza: un conto è abbandonare su una panchina o sul sedile dell’autobus un libro sperando che lo raccolga qualcuno e venga folgorato dall’autore e dalla storia, un conto è avere la faccia tosta di fermare uno o una per strada e dargli in mano il vostro libro preferito.
Il gruppo fondato da Alberto su Facebook si chiama: leggere, leggere, leggere – 26 marzo 2010 primo esperimento nazionale. E quello che era nato quasi come uno "scherzo", dal blog di un ragazzo appassionato di lettura, è diventato fenomeno nazionale.
Gli iscritti al gruppo, oggi, 9 febbraio, sono 129.773 ma, come si diceva, crescono di giorno in giorno. Perché proprio il 26 marzo? Perché il 27 è il compleanno di Alberto e vorrebbe proprio ricevere un libro da uno sconosciuto per strada.
Da quando ha lanciato l’iniziativa Alberto passa il tempo a rispondere a chi chiede cosa fare, come fare e a chi solleva dubbi. Nessun accordo con case editrici, librerie o altro: Alberto non prenderà un euro da chicchessia.
Ma perché, si è chiesto il giovanotto, ogni volta che si propone qualcosa che coinvolge un alto numero di persone subito si pensa che dietro ci sia un business? Semplice: perché gli italiani non sono felici e vivono con la “cultura del sospetto”. “In un paese che sta bene le persone leggono, scrivono, ascoltano musica, si divertono e guardano film che abbiano una decenza” . Le facce dei pendolari su treni e autobus, i pendolari che lui conosce bene, a tutto fanno pensare tranne che a gente serena. A loro, Alberto regalerà un libro. Idealmente uno a tutti quanti.
E voi avete intenzione di aderire all’iniziativa? Nel caso la risposta fosse positiva, o se solo vi piacerebbe farlo, diteci che libro regalereste.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2010
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