Autotrasporto: “Sì ai controlli, ma per tutti”

Si terrà sabato 20, alle 09.30 a Malpensafiere, un seminario per parlare di tachigrafo e accertamenti

Controlli più severi, anche per i vettori stranieri. Così la Polizia stradale deve far fronte alle irregolarità che si possono riscontrare nella documentazione a carico dell’autotrasportatore e negli strumenti che proprio all’autotrasportatore dovrebbero semplificare il lavoro e la vita.
Per capirne di più, Asea, Confartigianato Trasporti della Provincia di Varese e Cna Fita hanno organizzato un seminario dal titolo "I controlli nel settore dell’Autotrasporto". L’appuntamento è fissato a sabato 20 marzo, dalle ore 09.30, nella Sala Borghi del Centro Congressi Malpensafiere di Busto Arsizio, in via XI settembre 16.
Per confrontarsi con le autorità e con gli enti preposti ai controlli, le sigle datoriali hanno invitato al tavolo dei relatori il dottore Alfredo Magliozzi (Comandante della Polizia Stradale di Varese e Vice Questore Aggiunto) e Carmine Verdolino (Ispettore della Direzione Provinciale del Lavoro di Varese).
Moderatore dell’incontro sarà Andrea Aliverti, giornalista del quotidiano La Provincia di Varese.
Numerosi i quesiti che verranno presentati ai due responsabili per meglio capire gli accertamenti su strada e quelli in azienda: dal corretto utilizzo dell’Attestazione dell’Attività del Conducente ai controlli effettuati su tale documento e sulla Scheda di Trasporto, con tanto di compiti da parte dell’Ispettorato.
«Al centro dell’attenzione – dichiarano i presidenti Emanuela Bertoni (Asea), Franco Cisari (Confartigianato Trasporti) e Massimiliano Guarneri (Cna Fita) – anche le problematiche legate alla conservazione dei dischi sul veicolo e in azienda, i periodi di guida e di riposo. Ricordiamo, infatti, che con l’obbligo d’utilizzo del tachigrafo (cartaceo o digitale), installato a bordo dei veicoli destinati al trasporto professionale, si è voluta garantire una maggiore sicurezza proprio al conducente dei veicoli. La maggior parte delle violazioni, infatti, si concentra per circa il 50% sul mancato rispetto delle ore di guida, sull’attività di cabotaggio non documentata, sulla non corretta gestione del trasporto internazionale ed europeo e, infine, sull’utilizzo di veicoli per il trasporto in contro proprio e di merci pericolose. In realtà, è bene sottolineare che le inadempienze di tipo amministrativo prevalgono su quelle di tipo tecnico».
Asea, Confartigianato Trasporti e Cna Fita si dicono d’accordo sull’urgenza di chiarire alle imprese del settore l’importanza dei controlli su strada (perché è da questi che poi prenderanno il via quelli in azienda) e di agire secondo le regole.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Marzo 2010
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