Comune e cooperativa litigano mentre il Cag muore
Il centro di aggregazione giovanile del paese è chiuso da luglio a causa dei danni provocati negli anni dagli adolescenti che lo hanno frequentato e mai (o quasi) riparati. La denuncia sul blog del Pd
Il Centro di aggregazione giovanile resta al palo, chiuso ormai da luglio 2009. Di mezzo ci sono circa 4400 euro di danni all’interno della struttura che nessuno, per ora, intende pagare. Da una parte c’è il Comune di Solbiate Olona che, fino a quando non verranno riparati i danni, non intende autorizzare la riapertura e dall’altra c’è la cooperativa Logos che dal 2003 al luglio 2009 gha gestito la struttura ma non si ritiene responsabile per i danni arrecati ai locali. Sul blog del Pd scoppia il caso con un post a firma Ivan Vaghi che va a riaprire una polemica che fino ad oggi era rimasta sotto traccia. A fare i danni sarebbero stati alcuni adolescenti turbolenti che, in particolar modo nel periodo 2004-2005, non avrebbero risparmiato porte, stipiti, prese della corrente dai bollori tipici dell’età e, a volte, dal disagio espresso in tutta la sua violenza.
Quando però la Logos viene convocata dal sindaco pensando che si tratti della ricerca di un accordo, viene mostrata loro una serie di fotografie relative a danni alla struttura che vengono contestati alla stessa cooperativa. Secondo Ivan Vaghi il rpimo cittadino avrebbe utilizzato toni offensivi nei confronti dei responsabili (“ma voi a casa vostra vi comportate così?” avrebbe detto il sindaco) ma lo stesso sindaco Luigi Melis smentisce questa circostanza: «Non è stato usato alcun tono accusatorio – ha detto il primo cittadino – abbiamo solo messo la cooperativa davanti al fatto e non abbiamo ricevuto una risposta positiva». Secondo l’amministrazione i locali, così come sono, non sarebbero agibili e «nessun genitore manderebbe i propri figli in un posto dove ci sono prese con fili volanti, mancano gli estintori e le porte sono rotte».
Da parte sua la Logos ricorda che i danni sono relativi al periodo 2004-2005, un anno molto difficile che aveva portato a confronti anche violenti con alcuni ragazzi con cui è stato iniziato un percorso educativo complesso; i danni erano ovviamente noti ma volutamente non riparati proprio perché facenti parte del percorso educativo stesso (voi siete partiti da qui, ricordatevelo); si parla di un centro giovanile riservato agli adolescenti, alcuni difficili, impossibile che possa rimanere tutto perfetto, quello che però è stato necessario riparare è stato riparato nel corso degli anni; la cooperativa è ovviamente coperta da una assicurazione per danni a terzi, persone e strutture, e tutti i danni sono stati di volta in volta notificati al comune (c’è la documentazione che lo prova) che avrebbe potuto chiedere i danni, cosa che invece non è mai successa; è vero che c’era un’altra amministrazione, con cui la cooperativa collaborava proficuamente, ma non si capisce in che cosa consista la responsabilità di Unison, dal momento che aveva la possibilità di rispondere dei danni ma non gli sono mai stati contestati; le foto non erano completamente veritiere, ad esempio è stato fotografato un vecchio calciobalilla pronto per la discarica (dopo dieci anni di servizio) utilizzato come prova dei danni, ma non è stato fotografato quello nuovo presente lì vicino.
Sul blog appare anche la risposta di Logos: “Non è certo per i 4000 euro – dice il presidente di Massimo Ramarino, – ma per l’atteggiamento aggressivo e offensivo del sindaco. Noi non abbiamo bisogno del CAG di Solbiate, l’introito economico è minimo, ci tenevamo però a proseguire un lavoro che ci stava dando grandi soddisfazioni. I rapporti con amministrazione, scuole, oratorio, associazioni sportive e non di Solbiate sono sempre stati eccellenti e di fattiva collaborazione, non possiamo accettare di passare adesso per dei vandali incompetenti.” Rincara, amaramente, la dose l’ex responsabile del CAG di Solbiate Matteo Locatelli: “Abbiamo sempre detto ai ragazzi, nell’ambito del percorso educativo, di tenere da conto quello che ci è stato dato, sia le strutture che le attrezzature dell’impianto. Se qualcosa si rompeva si riparava, è troppo semplice chiedere i soldi al comune per la sostituzione, anche i muri li abbiamo ridipinti noi insieme ai ragazzi. E’ davvero triste e paradossale che adesso il sindaco ci contesti le riparazioni, approssimative ovviamente perché fatte dai ragazzi, per dimostrare che ci sono cose rotte nella struttura e dicendo che non ce ne siamo mai occupati”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo
Ettore S su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
GrandeFratello su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
brupaoli su Gli orari del Frecciarossa da Milano Malpensa a Venezia e Udine
brupaoli su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
Felice su Valuta verso la Svizzera, la Finanza alza il muro nel Vco: fermati oltre 6 milioni nel 2025










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.