Omicidio Castiglioni, rinviato a giudizio il figlio

Secondo il giudice per l'udienza preliminare di Busto Arsizio ci sono gli elementi per il processo a carico di Stefano Castiglioni che avrebbe picchiato fino alla morte il padre Paolo

Stefano Castiglioni andrà a giudizio con la pesantissima accusa di aver ucciso il padre 74enne Paolo in seguito ad una violenta lite sfociata nella tragedia nel maggio del 2009 nell’abitazione di quest’ultimo in via Monte Grappa a Busto Arsizio. E’ questo l’esito dell’udienza preliminare che si è svolta questa mattina al tribunale di Busto Arsizio: il giudice ha accolto le istanze dell’accusa mentre la difesa ha sostenuto ancora una volta l’innocenza di Stefano Castiglioni.

Sin dall’inizio dell’indagine, nata poco dopo la denuncia dello stesso figlio che diceva di aver trovato il padre morto in casa, i sospetti degli inquirenti si sono concentrati su Stefano tanto da valergli l’arresto con l’accusa di omicidio. Secondo la ricostruzione della procura il figlio, con un passato di tossicodipendenza e una condanna per reati di droga, nutriva una sorta di intolleranza verso la relazione che il padre anziano intratteneva con una donna 25enne della Costa d’Avorio con la quale il Castiglioni padre aveva pensato di trasferirsi nel paese africano. Per fare questo, oltre ad aver dato alla donna 10 mila euro in contanti e diversi monili d’oro, aveva deciso di vendere una sua proprietà e utilizzare quei soldi per passare l’ultima fase della sua vita nel paese africano.

La decisione del padre era motivo di scontri frequenti tra i due ma che non erano serviti a far recedere dalle sue intenzioni il padre. Proprio al culmine di una di queste violente liti Stefano lo avrebbe picchiato fino a lasciarlo in fin di vita e abbandonarlo così per oltre 48 ore prima di chiamare la Polizia. Il medico legale, che esaminò il corpo del povero pensionato, riscontrò lo spappolamento di un rene, di fratture alle costole ematomi al torace e al viso: tutti risultati, secondo gli inquirenti, della lite avvenuta tra figlio e padre nell’abitazione di quest’ultimo in via Monte Grappa.

Durante l’ultimo interrogatorio, tenutosi poche settimane fa, Stefano castiglioni aveva addirittura chiesto alla Procura di indagare sugli amici ivoriani della ragazza frequentata dal padre ma il sostituto procuratore Sabrina Ditaranto non ha ritenuto attendibile la versione del 40enne e ha chiuso le indagini chiedendo e ottenendo il rinvio a giudizio. Il processo prenderà il via in Corte d’Assise il 29 giugno, quando si terrà la prima udienza

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Pubblicato il 15 Aprile 2010
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