“C’è la ripresa, ma senza occupazione”

Presentato “Osserva” (www.osserva-varese.it) il portale con i dati dell’economia reale della provincia elaborati dalla Camera di Commercio. Per la prima volta in dieci anni il saldo tra imprese nate e morte è negativo. Aumenta la richiesta di manodopera più qualificata

temperelli prima apertura

«L’economia non sarà più la stessa». La battuta dai toni epocali pronunciata da Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio, durante l’ottava edizione della “Giornata dell’economia” alle Ville Ponti di Varese, era riferita certamente alla crisi, ma anche alla nascita di “Osserva”, il portale (www.osserva-varese.it) che raccoglie tutte le fonti statistiche sull’economia varesina.

Il filo conduttore della giornata, organizzata dall’ente camerale, nell’ambito della “Giornata europea delle pmi” (piccole e medie imprese), era “Guardare oltre la crisi” partendo da un punto di vista reale, ovvero dai dati dell’economia provinciale e da alcuni casi imprenditoriali  emblematici per come hanno affrontato la crisi.

«Per aiutare le imprese – ha spiegato Bruno amoroso, presidente della Camera di Commercio – è indispensabile attivare tutti quei sensori che diventando strumento di analisi e conoscenza permettono all’ente camerale di dare il proprio contributo. E farlo in questo momento di difficoltà  è ancora più importante».

I numeri dell’economia varesina, messi in fila meticolosamente da Temperelli, danno un quadro negativo della situazione, seppur inserita in un contesto globale che non se la passa meglio. In provincia di Varese, tra il 2008 e il 2009, per la prima volta negli ultimi dieci anni il numero delle imprese morte (5.531) ha superato quello delle nuove nate (4.739). Si è passati infatti da un totale di 65.837 a 64.021 imprese attive, facendo segnare un -2,76%. L’export nell’ultimo anno è calato del 17,10%, passando dai 9,3 miliardi di euro del 2008 ai 7,7 miliardi del 2009 (di cui il 99% rappresentato da merci del manifatturiero).

«In genere – ha detto Temperelli – quando leggiamo le classifiche stilate a fine anno dai giornali sulla nascita e la mortalità delle imprese, notiamo che non viene presa in considerazione la densità di imprese per chilometro quadrato. E allora è bene rimarcare che la nostra provincia da questo punto di vista mantiene un primato positivo con una densità pari a 54,5 imprese per kmq, rispetto alle 34,6 della Lombardia e alle 17,6 dell’Italia».

Nel primo trimestre del 2010 si assiste a un fenomeno: c’è una timida ripresa, ma senza un corrispondente aumento dell’occupazione. Anzi, la disoccupazione è cresciuta fino al 6,30 %, il tasso più alto della Lombardia (5,40%) e leggermente più basso rispetto al dato nazionale (7,80%). «Questa situazione va letta in una luce nuova – continua il segretario della Camera di Commercio – perché anche l’occupazione non sarà più la stessa. Diminuiscono le assunzioni a termine e viene richiesta un forza lavoro molto più qualificata. Questo aspetto ci dice che noi non siamo poi così diversi dagli altri».

Come si fa, allora, a guardare oltre la crisi? Bruno Amoroso cita il Tangram, che non è un indumento orientale succinto, bensì un gioco cinese che si basa sulle sette pietre della saggezza. Questi elementi, a seconda di come vengono combinati, possono dar vita a una tartaruga o a una figura dinamica di uomo che sa correre. «Le sette pietre della saggezza del nostro sistema economico sono: lo spirito imprenditoriale, l’innovazione, valore del territorio, solidità delle famiglie, ambiente coesione sociale e lavoro qualificato. Ciascuno di noi per la propria parte deve agire per rendere questo insieme dinamico e perciò dargli valore».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 08 Maggio 2010
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