Coppola e Scorsese a Varese, con i “fumetti” dei film

Anteprima speciale per il festival A-Tube che al Multisala Impero apre una mostra dedicata agli storyboard, con disegni preparatori originali di pellicole come Il Padrino e Gangs of New York

Il Padrino - parte IIIUna mostra unica in Italia, con “i fumetti" originali delle sceneggiature di grandi film come Il Padrino – Parte III di Francis Ford Coppola, oppure Gangs of New York di Martin Scorsese, o ancora Casanova di Lasse Hallstorm. Ma anche gli storyboard, si chiamano così i disegni preparatori realizzati prima delle riprese di opera filmica, delle serie televisive come Rome e molte altre. È l’iniziativa che è stata presentata sabato mattina al Multisala Impero Varese, come anteprima del festival di animazione A-Tube che vede tra gli organizzatori Giorgio Ghisolfi e che prenderà ufficialmente il via il prossimo 16 maggio con una serata dedicata a Maurizio Nichetti. Sabato mattina, invece, si è svolta una sorta di anteprima: oltre alla mostra “The art of Storyboarding”, curata oltre che da Ghisolfi anche da Emanuela Rindi e che rimarrà aperta fino a fine mese di maggio, si è svolto anche un seminario, dedicato proprio a questa “arte”.
 
Gli storyboard, infatti, si usano da sempre nel cinema e spesso anche in tv. A volte gli realizzano gli stessi registi, ma spesso se ne occupano dei disegnatori appositi, trasportando per immagini disegnate la sceneggiatura e aiutando il regista a trovare l’inquadratura giusta. Gli storyboarder, i disegnatori, vengono spesso sottovalutati o ignorati, ma il loro apporto è fondamentale per i registi.
Emanuela RindiLa mostra è divisa in due parti, una con gli storyboard famosi (come quelli nominati prima), e una dedicata al concorso organizzato dal festival: «Questo concorso, unico al mondo – spiega Ghisolfi -, vuole dare il giusto riconoscimento a una vasta categoria di artisti che lavora dietro le quinte. Il concorso fa parte di dell’iniziativa “The A-Tube storyboard Archives”, il cui scopo è quello di creare un archivio internazionale per catalogare, conservare e divulgare storyboards provenienti da tutto il mondo».
 
«L’esposizione vuole innanzitutto soddisfare, ma anche stimolare, la curiosità del pubblico – aggiunge Emanuela Rindi -, gettando una luce sul momento iniziale della realizzazione cinematografica, quando il disegnatore fissa sulla carta una vera e propria sceneggiatura disegnata, indicando, inquadratura per inquadratura, le scene, i momenti, i movimenti di macchina, i movimenti dei personaggi e degli oggetti, spesso corredando le illustrazioni con brevi descrizioni, brani del dialogo e indicazioni per chi, in seguito, rielaborerà le immagini».

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Pubblicato il 08 Maggio 2010
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