La Fondazione Montevecchio fa il punto sui lavori

Prosegue il rinnovo della storica villa: "Lo scorso anno opere per 35mila euro". Rinnovato interamente il secondo piano, oggi usato come ambiente di rappresentanza dalle aziende del territorio

La Fondazione Montevecchio prosegue nell’opera di valorizzazione della villa di proprietà comunale. In attesa di conoscere quale sarà il futuro della fondazione – il sindaco Tarantino non ha sciolto le riserve sollevate al momento della costituzione, due anni fa – al Montevecchio si prosegue con le attività culturali di vario genere e si procede anche con la manutenzione straordinaria e la valorizzazione della storica villa neoromanica, costruita nel 1898-1903. «Abbiamo messo in campo opere per 35mila euro, senza accedere a mutui» spiega Jessica Giusti, direttrice operativa della Fondazione, che lo scorso anno ha avuto un bilancio da 90mila euro, di cui 10 mila costituiti da fondi trasferiti dall’amministrazione comunale. Al piano terra sono stati rifatti i bagni, i pavimenti di alcuni locali, la finitura dell’ascensore: «Abbiamo impiegato materiali moderni, ma che si armonizzassero con l’uso diffuso della pietra all’interno dell’edificio», spiega Ilaria Ceriani, del CdA della fondazione. In altre parti si è invece proceduto con il restauro accurato dei materiali originari, come al secondo piano dove sono stati rinnovati la pavimentazione a parquet e la soffittatura con travi a vista e decorazioni. Gli ambienti del secondo piano hanno ricevuto anche un nuovo ed elegante arredamento, grazie ad un contratto di servizio che mette a disposizione gli spazi – in modo non esclusivo – all’azienda Area Consulting, che la utilizza per attività di formazione e rappresentanza. L’uso della villa da parte delle aziende del territorio è oggi consolidata: «Anche Agusta-Westland – continua Giusti – ha aumentato la sua presenza, portando a 160 le giornate di uso della villa per attività di formazione», raddoppiando quelle dello scorso anno. La Fondazione intende ora proseguire con il rinnovo della Sala Azzurra al piano rialzato (uno degli ambienti più utilizzati), mentre in futuro l’attività si concentrerà sul primo piano, per il rinnovo degli ambienti un tempo occupati dalla biblioteca e oggi usati dalla scuola di musica e per mostre temporanee.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2010
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