Nasce il distretto del commercio Malpensa Nord Ticino
Somma, Sesto, Vergiate, Golasecca e Varano Borghi hanno ricevuto il via libera dalla Regione. Nasce un nuovo coordinamento per le politiche commerciali
Il progetto di adesione ai distretti del commercio della Regione Lombardia, guidato da Somma Lombardo, è stato promosso a pieni voti e potrà accedere ai finanziamenti regionali. Il piano messo insieme dai comuni di Somma Lombardo, Vergiate, Sesto Calende, Golasecca e Varano Borghi, con la collaborazione di Confesercenti, Confcommercio, associazione commercianti di Gallarate, Confartigianato e Federalberghi e il coordinamento di TradeLab e del professor Paolo Bertozzi, si è aggiudicato il punteggio più alto tra i 9 presentati in provincia, garantendosi così di diritto i 500mila euro stanziati dalla Regione.
Si tratta di un piano di sviluppo che coinvolge pubblico e privato in un percorso di sostegno e promozione al commercio all’interno del nuovo “distretto commerciale Malpensa nord Ticino”.
Un modo attraverso il quale le amministrazioni comunali, i negozianti e le associazioni di categoria potranno fare sistema e gestire o orientare le politiche commerciali.
Nella fattispecie l’iniziativa prevede un’azione su due piani paralleli: da un lato la ristrutturazione tangibile dell’arredo urbano e dei negozi che vi hanno aderito, e dall’altro la creazione di un coordinamento comune, per governare il settore terziario commerciale.
I privati e le amministrazioni che hanno deciso di aderire hanno infatti presentato un corposo piano d’investimenti per “abbellire” le zone commerciali: il che significa, per i privati, la
ristrutturazione delle facciate esterne degli esercizi commerciali e, per le amministrazioni pubbliche, interventi di risistemazione dell’arredo urbano, della viabilità o di campagne di promozione per dare nuova linfa alle aree commerciali.
Il progetto, secondo l’impronta che vi hanno dato i comuni, inquadra le due vocazioni sulle quali vuole puntare il territorio: commercio e turismo. E secondo questi indirizzi verranno orientati i corposi investimenti previsti. Di questi una parte se ne fanno carico le pubbliche amministrazioni, una parte i privati e una parte, naturalmente, il finanziamento a fondo perso elargito da Regione Lombardia. Per una precisa decisione dei comuni, al fine di premiare l’adesione degli esercizi commerciali, questo verrà incanalato per il 60% nei lavori sostenuti dai privati e per il 40% al pubblico.
La nuova rete che si è venuta così a creare mira a costituire un soggetto commerciale molto più grande, guidato da un’unica cabina di regia, in grado di muoversi compatto per la direzione delle politiche commerciali dell’intero distretto ed arrivare ad ottenere benefici che ai quali i singoli non potevano accedere. In quest’ottica sono previsti anche nuovi progetti di promozione del territorio attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative, o quant’altro possa contribuire ad aumentare la sua appetibilità.
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