Sulla terza pista Samarate sceglie il silenzio
A differenza di Lonate Pozzolo, il centrodestra samaratese boccia la mozione contro la nuova infrastruttura. Il sindaco leghista parla di benefici e traccia la linea: "Prematuro esprimere una posizione"
Sulla terza pista Samarate sceglie il silenzio: la maggioranza ha bocciato la mozione che esprime contrarietà all’ampliamento a sud dell’aeroporto. «È prematuro esprimere una posizione» ha spiegato subito il sindaco leghista Leonardo Tarantino, tracciando la rotta per l’intero centrodestra.
Il documento – presentato dall’opposizione unita – era quasi identico a quello votato un mese fa a Lonate Pozzolo, dove la maggioranza del PdL e opposizione di centrosinistra (esclusa, quindi, la Lega) hanno
saputo trovare unità in difesa del territorio. «Un no a priori è prematuro: è difficile dare un giudizio oggi» ha sintetizzato il primo cittadino. «E comunque la terza pista non la faranno domani». Il centrodestra ha chiesto il ritiro della mozione e un confronto successivo – in altra sede – sul documento, ma l’opposizione ha preferito continuare. Nelle file della maggioranza sicurezza sui benefici dell’opera («diminuirà il rumore grazie alla ripartizione delle rotte», assicura il sindaco, a dispetto del traffico che potrà triplicare) e sulle possibilità di ottenere opere di compensazione, anche raccogliendo anche i frutti della mobilitazione dei cittadini : «I comitati locali hanno sempre avuto la forza di cambiare i progetti. Oggi può partire un percorso per trovare una soluzione giusta, credo che non sia giusta né rispettosa l’idea di fermare tutto» ha ribadito Luca Macchi (PdL), che peraltro ha anche riconosciuto che «le ragioni di Lonate sono giuste». Rimane la piena fiducia, prima ancora che nelle istituzioni, negli amministratori di SEA: «Chi dirige questo aeroporto – ha concluso Macchi – saprà trovare la soluzione». Insomma, la speranza è più che altro quella di cercare un accordo di fronte ad un opera data per certa. Un approccio profondamente errato, secondo Eliseo Sanfelice (IdV): «Non possiamo mostrarci deboli o indecisi in questo momento». A riassumere in una serie di domande retoriche le ragioni dei contrari all’opera ci ha pensato Paolo Bossi (Città Viva): «Serve una terza pista, proprio mentre Heathrow rinuncia alla costruzione di un terza pista? La terza pista serve a limitare l’impatto delle altre due? Sarebbe come curare il morbillo con la varicella». La proposta che esprimeva un giudizio critico sull’opera è stata respinta con il voto contrario di tutto il centrodestra e quello a favore del centrosinistra e della lista civica.

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