La prima edizione del Palio va a San Giovanni
La contrada rossblù si è aggiudicata la classifica finale al termine delle quattro gare che si sono svolte all'interno dello stadio comunale davanti a 3000 persone. Organizzatori entusiasti
La prima edizione del Palio de la Castellantia è stato vinto dalla contrada San Giovanni che ha prevalso di un soffio su quella di San Simeone. Questo il verdetto delle gare svoltesi oggi allo stadio comunale di Castellanza davanti a 3000 persone che hanno partecipato all’evento. Il grande successo di pubblico spegne ogni timore degli organizzatori sulla riuscita della manifestazione e anche le polemiche, alimentate dall’opposizione in consiglio comunale, sul costo della manifestazione.
La festa è stata, prima di tutto, per i bambini che in 200 hanno preso parte ai 4 giochi sul campo di calcio della Castellanzese che, per un giorno, è stato invaso dai colori delle 8 contrade cittadine: San Bernardo, San Simeone, San Giovanni, San Giorgio, San Giulio, Santo Stefano, Santa Liberata, San Carlo. I ragazzi, con i rispettivi capitani, hanno dato l’anima sotto un sole caldissimo e si sono battuti con estrema correttezza sfidandosi al tiro alla fune, nella costruzione di un ponte di Leonardo, nel percorso a ostacoli e nel grande puzzle che doveva ricostruire lo stemma della contrada. Alla fine lo stemma del Palio è andato a San Giovanni ma tutti i partecipanti di tutte le contrade sono stati premiati con una medaglia consegnata dal sindaco Fabrizio Farisoglio e dall’Assessore allo sport Simone Tornaghi. Un applauso speciale, da parte delle migliaia di castellanzesi presenti, è andato all’anima della manifestazione Alberto Affetti, presidente dell’associazione NeroVerde, che ha organizzato il Palio.
Le gare sono state precedute dalla rievocazione storica di una battaglia che si svolse nel 1513 proprio nella zona di Castellanza tra i Lanzichenecchi (i temutissimi mercenari svizzeri che tornavano da una campagna d’armi) e l’esercito milanese che respinse l’invasione dei soldati elvetici che volevano saccheggiare la città. La ricostruzione, curata dal Centro europeo ricostruzioni storiche (Cers), ha visto esibirsi diversi gruppi di figuranti in costume d’epoca provenienti da tutto il nord-Italia. Particolarmente suggestive le salve di cannone sparate durante la battaglia. Lo spettacolo è stato aperto dagli sbandieratori e dai musici di Besnate che si sono esibiti in uno spettacolo con le bandiere. Buon successo anche per il mercatino eno-gastronomico (dal quale ci si aspettava, a dirla tutta, una più vasta scelta di prodotti gastronomici) e per la cena del sabato e il pranzo della domenica all’accampamento, nel parco della Liuc, dove hanno partecipato migliaia di cittadini e, come ha detto lo stesso Affetti, la sfida numero uno del palio è stata vinta: «portare i castellanzesi a vivere la loro città, un’impresa ardua ma non impossibile».
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