Malnate senza maggioranza. Damiani al bivio
L'uscita dal consiglio comunale delle opposizioni e dell'indipendente Colasuonno ha di fatto tolto la maggioranza al primo cittadino che ora deve decidere se proseguire o andare a elezioni
Malnate sull’orlo della crisi? La rottura netta di venerdì scorso in consiglio, quando è venuto a mancare il numero legale per costituire l’assemblea, sembra destinata a mettere la parola fine alla giunta Damiani.
Nell’ultima riunione, infatti, Michele Colasuonno ha dato il via alla nuova tensione nella maggioranza, alzandosi dal proprio posto in consiglio insieme ai colleghi della Lega del PD e di Malnate Viva che hanno abbandonato l’aula. Così è venuto a mancare il numero legale e la seduta è stata sospesa. La posizione dell’ex forzista, proclamatosi indipendente, complica, quindi, ulteriormente la vita di questa giunta, le cui sorti si erano delineate nella primavera scorsa davanti alla frizione con i colleghi leghisti per la questione della “carta igienica tricolore”, gruppo su Facebook a cui si era iscritta anche l’assessore Barbara Mingardi
Il Sindaco non ha voluto commentare il ribaltone rimandando a domani, lunedì 20 settembre, ogni decisione a riguardo. L’opposizione, con del PD in testa, auspica un’uscita di scena spontanea del primo cittadino, per risolvere una questione che comincia a essere decisamente troppo pesante: « Il primo cittadino potrebbe anche intestardirsi e proseguire con l’ordinaria amministrazione incassando ogni volta il no del consiglio su questioni importanti – spiega Eugenio Paganini del PD – I cittadini, però, meritano una nuova votazione, un nuovo sindaco e una nuova giunta che faccia ripartire un paese decisamente allo sbando».
Per il PD, il gesto di Damiani costituirebbe un atto di responsabilità davanti a un futuro di sicura impasse: « C’è maggior strategia e compattezza tra i partiti ora all’opposizione per farlo cadere che nel suo partito nell’amministrare la cosa pubblica».
Ogni decisione, quindi, è rimandata a domani: il Sindaco spera di riuscire a recuperare il “voto che fa la differenza”. Attualmente il consiglio è spaccato 10 a 10: recuperasse anche l’appoggio dell’indipendente Colasuonno, la certezza di arrivare fino in fondo alle delibere in consiglio non ci sarebbe mai: « I cittadini meritano di meglio. E i tempi per affiancarci alle elezioni degli altri comuni in programma per la prossima primavera ci sono tutti»
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