Ezio Greggio regala un’incubatrice speciale al Del Ponte
Un'incubatrice che può trasformarsi in un tavolo chirurgico è il dono fatto dalla Fondazione presieduta dal popolare artista al reparto neonatale diretto dal dottor Agosti
Una macchina innovativa, che arriva in un ospedale per la prima volta in tutt’Europa. Una modernissima incubatrice, capace di trasformarsi all’occorrenza in un tavolo chirurgico pur mantenendo tutte le peculiarità tecniche di un’incubatrice chiusa (microclima, umidità, monitoraggio del peso, ossigenoterapia e parametri vitali del neonato) è stata portata in dono da Ezio Greggio e dalla sua Fondazione, da 16 anni impegnata ad aiutare i reparti di terapia intensiva neonatale.
È stato proprio il conduttore di Striscia la Notizia a portare all’ospedale Del Ponte il prezioso macchinario che verrà impiegato non appena saranno espletate tutte le pratiche burocratiche: « Conosco il dottor Agosti da anni – spiega Ezio Greggio – apprezzo la sua professionalità e il valore della sua opera. So che a Varese arrivano casi difficili anche da altre parti della Regione».
L’incubatrice- tavolo chirurgico potrà, quindi, implementare la dotazione del reparto che ormai ha avviato una fruttuosa collaborazione con i chirurghi della Mangiagalli: dal marzo scorso quando fu fatto il primo intervento, un’altra decina di neonati è stata sottoposta a operazione, di tipo soprattutto Per il reparto diretto da Massimo Agosti, quindi, un nuovo passo in avanti, grazie anche a questo addominale, senza la necessità di un gravoso spostamento a Milano.macchinario che verrà presentato ufficialmente il mese prossimo e che vede il primo impiego proprio nell’ospedale varesino: « La fondazione si occupa da 16 anni di aiutare i reparti di neonatologia e di pediatria fino a pochi anni fa tenuti un po’ in disparte dal circuito delle donazioni – ha spiegato Greggio – credo che la mia fondazione abbia contribuito a creare una nuova sensibilità e anche i primari hanno capito che è possibile raccogliere per una giusta causa».
La donazione è stata fatta insieme a Eberhard Italia S.p.a.: il macchinario, di tecnologia giapponese, costa 40.000 euro
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