“Urka Burka”, ovvero un “corto” tutto particolare
Girato da Giorgio Borgazzi su un soggetto originale di Laura Campiglio, è stato presentato ieri all'Istituto Antonioni. Il cortometraggio ha avuo l'onore di una proiezione fuori concorso a Cannes
L’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni (ICMA) di Busto Arsizio, che forma i cineasti, attori, montatori, fotografi e quant’altro del cinema di domani, comincia ad aprire la sua sede di Villa Calcaterra anche ad occasioni serali. Ad esempio con l’appuntamento di giovedì sera, presente il direttore dell’ICMA Andrea W. Castellanza, che dopo la presentazione del romanzo della giornalista e scrittrice Laura Campiglio "Chi dà il nome agli uragani" (per il quale vi rimandiamo alla nostra recensione e alla presentazione dell’autrice) ha visto la proiezione del "corto" "Urka Burka", opera del regista-sceneggiatore Giorgio B. Borgazzi, interpreti Astra Lanz, Luca Solbiati, Géraldine Dardano, con colonna sonora dei Triad Vibration.
Il cortometraggio è tratto da un soggetto originale della stessa Campiglio, ed è stato girato a Genova, in ambienti, come spiegava il regista, volutamente "claustrofobici". Ruota intorno ad un uso… a sorpresa dell’indumento tradizionale femminile di alcuni Paesi musulmani (divenuto famigerato per l’obbligo imposto dai talebani nell’Afghanistan) che si vede fare nei dieci minuti del "corto". Con un gioco delle parti sull’identità nascosta dall’abito "integrale". E "integralista".
Il soggetto di Campiglio, non a caso dal titolo "Sur le bon usage du bourka" era del 2008, in tempi "non sospetti", ma l’argomento "burka" era ridiventato in Francia all’ordine del giorno quest’anno, e il "corto" girato da Borgazzi adattando la sceneggiatura e virando il soggetto da un tema più ironico ad uno più vagamente "noir", ha avuto così il lusso atroce di una presentazione fuori concorso a Cannes, nientemeno. Oltre all’interessamento, per la distribuzione, di una compagnia canadese.
Gli appuntamenti serali all’ICMA potranno diventare più frequenti nei prossimi mesi, avvisava il direttore Castellanza, preannunciando che prossimamente si organizzerà un corso di scrittura creativa, "in cattedra" proprio Laura Campiglio.
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