Casa, servono risposte oggi per il futuro
Attenzione al mercato intermedio e incentivi ad affittare gli appartamenti vuoti tra le idee. Il presidente dell'Iris Edoardo Guenzani offre alcune camere all'Aloisianum e fa le sue proposte politiche
Da un lato c’è l’emergenza da affrontare, dall’altro la necessità di pensare al futuro e affrontare il problema casa con risposte diverse: dalle case popolari all’edilizia convenzionata e a canone sostenibile, agli incentivi e alle garanzie perché i proprietari di case affittino senza timore gli appartamenti lasciati vuoti. Queste sono le proposte delle associazioni – laiche e cattoliche – e dei partiti intervenuti all’incontro a Madonna in Campagna. Sala piena, quasi cento persone tra “addetti ai lavori”, famiglie del rione e della parrocchia, alcuni stranieri. Mancavano, invece, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, che ha chiesto alle associazioni di affrontare la questione in una “sede istituzionale”, forse una commissione speciale pubblica. A rappresentare la maggioranza del PdL c’era – in fondo alla sala, attentissimo ai dati – solo Germano Dall’Igna, consigliere comunale arnatese, «a titolo personale». E se alla Lega, per ora, il tema delle nuove case popolari non interessa (“prima nuove regole perché non finiscano ai soliti noti”), il centrosinistra è rappresentato da Pierluigi Galli e Cinzia Colombo. Ribadiscono le loro critiche al piano, ma fanno anche qualche proposta ulteriore: Galli propone una “task force permanente tra amministrartori e associazioni” e una “agenzia della casa” che dia garanzie ai proprietari, per spingerli ad affittare. “E si potrebbe anche prevedere una riduzione dell’ICI sulle 2° e 3° case che vengono affittate”.
Le associazioni, invece, hanno ribadito le loro richieste: non solo un programma preciso sulla realizzazione degli alloggi popolari (oggi sono vincolate ad altri progetti edilizi: se non partono quelli, non ci sono soldi), ma anche nuove aree per l’edilizia convenzionata a canone , il recupero delle vecchie case lasciate a marcire nei centri storici, il superamento della logica del “ghetto gestiamo alcune camere all’Aloisianum, possiamo ospitarvi per un po’sociale”. Dalle diverse sigle anche un richiamo a non cadere nel tranello di contrapporre italiani e stranieri, in una guerra tra poveri che non porta da nessuna parte. Ma c’è anche l’emergenza da affrontare: davanti ai casi delle famiglie finite letteralmente per strada, Edoardo Guenzani – presidente della cooperativa Iris e indicato come possibile candidato del centrosinistra – tira fuori dal cilindro una soluzione provvisoria: “Noi gestiamo alcune camere all’Aloisianum, possiamo metterne a disposizione due. Ma sia chiaro che può essere solo una soluzione provvisoria”. E poi l’ingegner Guenzani ha portato la sua ulteriore proposta politica, quella di sostenere il mercato intermedio, di chi non può o non vuole andare in casa popolare, ma fatica comunque sul mercato normale. Assaggio forse del programma della coalizione politica di centrosinistra che sarebbe disporso a guidare.
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