Cosa fa la mia anima mentre sto lavorando?

Il Maga presenta le opere della Collezione di Paolo Consolandi, duecento opere di grandi artisti del Novecento

Angela Vettese l’ha definita «una Mecca dell’arte» verso la quale giungono intere delegazioni di musei stranieri. La collezione di Paolo Consolandi ha un valore inestimabile, che racconta attraverso le sue opere la passione per l’arte di un uomo schivo e riservato. Li ha collezionati tutti i grandi artisti, dagli anni Cinquanta fino a poco prima di morire lo scorso maggio. Fontana, Manzoni e Yves Klein fra le prime acquisizioni e poi Castellani, Klee, Warhol, Vasarely, Morellet, Albers, Armand, Hutchinson, fino a Cattelan, Francesco Vezzoli e Luca Vitone.

Per la prima volta un importante nucleo della collezione, circa 200 opere, esce dalla casa di Consolandi per approdare al Maga di Gallarate nella mostra “Cosa fa la mia anima mentre sto lavorando?", titolo preso da un’opera di Fischli&Weiss del 2000 e frase emblematica della personalità e della vita di Paolo Consolandi..

L’allestimento è suddiviso in sette nuclei tematici: Oltre la materia, Orizzonti, Scrivere e scriversi, Dialoghi eclettici, Corpo e mente, Ritratti, autoritratti e altro, Things; nei quali le opere di artisti storici dialogano e si mettono in relazione con quelle degli artisti più giovani sostenuti dal collezionista.

“Come diceva Paolo Consolandi: Collezionare arte contemporanea significa non avere nostalgia del passato, ed è con questo criterio che ha scelto di interagire col suo tempo. La sua intuizione – afferma Francesca Pasini curatrice della mostra con Angela Vettese – si è sempre rivolta allo stato nascente delle ricerche, così troviamo le opere germinali di Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Giovanni Anselmo… ma anche la foto della prima performance di Vanessa Beecroft, la mano trafitta da una matita dell’indisciplinato studente Maurizio Cattelan, i primi lavori di Alberto Garutti, Stefano Arienti, Grazia Toderi, Elisabetta Di Maggio le lettere inviate da Sabrina Mezzaqui a Massimo Minini, prima di conoscerlo, prima di fare da lui la prima mostra, i ricami di esordio di Francesco Vezzoli.

Nato a Milano nel 1921 e notaio di professione, Paolo Consolandi inizia a comprare arte negli anni Cinquanta, al fianco della moglie Franca, archeologa. Intima e personale, ma al tempo stesso profondamente animata da senso civico, la collezione è stata sempre un monito anche per le istituzioni pubbliche: come un dire "questo si può fare". Si può cercare di seguire il presente a qualsiasi età e in qualsiasi condizione.

“Cosa fa la mia anima mentre sto lavorando?”
Opere d’arte contemporanea dalla Collezione Consolandi
A cura di Francesca Pasini e Angela Vettese
14 novembre-13 febbraio 2011
MAGA – Museo Arte Gallarate
Via De Magri 1
21013 Gallarate VA
tel: 0331.706011
www.museomaga.it

ORARI
9.30-19.30 da martedì a domenica
lunedì chiuso

BIGLIETTI
Intero € 8,00
Ridotto € 5,00
Ingresso gratuito fino ai 14 anni
Over 65, soci AMACI e ICOM
Ridotto: dai 15 ai 26 anni e convenzionati
Attività didattiche dedicate alla mostra e alla collezione
Prenotazioni e gruppi: ticket.it 02.542757
Informazioni: didattica@museomaga.it -0331.706014

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Pubblicato il 11 Novembre 2010
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