E se i marziani fossimo noi?
Giovanni Bignami, tra gli scienziati più autorevoli nel settore della ricerca astrofisica e spaziale, questa domanda se la pone da un bel po’. Tanto da scriverci sopra un libro, che presenta a Varese il 23 novembre

Tanto da scriverci sopra un libro dal titolo “I Marziani siamo noi”: che da oggi è nelle edicole per Zanichelli e dal 12 dicembre diventerà anche una trasmissione televisiva in onda su National Geographic channel. Sull’argomento Bignami è pronto però anche a confrontarsi con gli appassionati di scienza e i curiosi interessati a questi argomenti, con parole semplici e voglia di capire e far scoprire: come avverrà martedì 23 novembre alle 18.30 nella sala convegni dell’Ex Rivoli, in via dei Bersaglieri 3 a Varese.
Invitato a raccontare il suo nuovo libro a Varese in una delle prime presentazioni italiane, realizzata in collaborazione con Varesevive, l’ex presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – ora Presidente del Cospar, il Comitato mondiale per la ricerca spaziale – dopo avere identificato una nuova stella e averla chiamata con il simpatico nome di Geminga (leggetelo all’inglese, “Gheminga” e se siete lombardi vi verrà da ridere) cercherà di dimostrare la nostra “marzianità” aiutandosi con un nuovo tipo di astronomia: la "astronomia di contatto".
Quella, insomma, che studia l’universo grazie ai “regali” che arrivano sulla Terra: ogni anno infatti cadono sul nostro pianeta circa 40.000 tonnellate di materia extraterrestre, con una significativa presenza di materiale organico molto simile a quello del quale sono fatti gli esseri umani. E di tutto questo materiale, una parte piccola, ma non nulla (400 chili all’anno) arriva direttamente da Marte.
Chissà se, quindi, i Marziani non siamo davvero noi, alla fine. In fondo, negli ultimi 15 anni gli astronomi hanno già scoperto 500 pianeti extrasolari, alcuni simili al nostro in sistemi planetari multipli (come il nostro sistema solare) e tra dieci anni, ma forse molto meno, potremmo avere una nuova Terra…
Questi ed altri strabilianti – ma scientifici! – spunti saranno il cuore dell’incontro di martedì 23 novembre, a partire dalle 18.30, all’ex Rivoli: e a farli emergere sarà il giornalista Gianni Spartà, moderatore dell’incontro.
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