Lista l'”assediato” non se ne va
L'esponente di Fli nell'amministrazione Farioli non intende rimettere il mandato e punta il dito contro Marco Airaghi per i "suggerimenti" sulla sua rimozione dalla giunta in favore di Pellegatta
Luciano Lista è assessore e per ora lo resta. Non sembra avere alcuna intenzione di dimettersi: per coerenza col mandato ricevuto, dice lui. Mentre il sindaco dice che se fosse coerente, dovrebbe dimettersi. Quando Lista parla di mandato elettorale, lo fa a ragion veduta: in consiglio comunale ci era stato eletto, prima di passare in giunta per cinque anni in cui ha avuto vari dissapori, e un crescente isolamento. Fino alla scelta di campo per Gianfranco Fini e per Fli, nell’orbita di Luca Daniel Ferrazzi.
«La Russa è nel PdL e ha legittimità a chiedere delle cose» concede Lista commentando i suggerimenti giunti a Palazzo Gilardoni, «ma una persona responsabile dovrebbe farlo in vista di un miglioramento da offrire ai cittadini. Mi pare d’aver capito che la richiesta sia "fuori Lista, dentro Pellegatta"». Nel mirino di Lista non c’è tanto La Russa, quanto Marco Airaghi, suo consigliere presso il ministero della Difesa, in particolare con competenze sul settore aerospaziale. «Il fatto è che il ministro La Russa non ha conoscenza del nostro territorio, e per far contento Airaghi si riduce a fare delle telefonate. Tra l’altro, facendo di Pellegatta un assessore si aprirebbe un posto in consiglio comunale; che andrebbe a un fedelissimo di Airaghi» nota Lista. Cosa di poca utilità, se la consigliatura deve durare ancora, al più, due-tre mesi.
Lista non ha alcuna intenzione di metterla sul pesante, anzi vorrebbe mantenere quieta la situazione, ma il clima nel centrodestra, e Busto è solo un piccolo esempio di provincia, all’osservatore esterno appare da resa dei conti imminente. «Tutte queste persone alla fine interessa il bene della città o le beghe politiche? Fatevele queste domande, anche voi della stampa: perchè questi attacchi a noi, proprio dagli ex-An?»
C’è poi il capitolo del commissario del PdL bustocco, Emanuele Antonelli: «Mi ha sempre difeso, poi da due mesi, non vado più bene, semplicemente perchè solidale con Fini e Bocchino». Ma allora, dice Lista: «parliamo dell’Udc. A Varese ha l’assessore Campiotti, ma non mi sembra che sia abbia alcunchè contro di lui, anche se il partito dovrebbe votare contro la fiducia al governo a Roma. Dall’Udc a Busto sono fuoriusciti elementi, in testa l’assessore Fazio, che occupano tuttora le loro posizioni, senza rappresentare nessuno. Da quando se ne sono andati, anzi, l’Udc a Busto ha preso più voti di prima… Alla fine, tutta questa è politica politicante». Lista resta al suo posto. Per ora.
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