Un team di bocconiani studia l’Expo 2015 di Whirlpool

La multinazionale americana ha affidato lo studio preliminare per la partecipazione all’evento mondiale a un team di studenti post-laurea del Master in Fashion Design & Experience di SDA

In linea con lo spirito di Expo 2015, che ha affidato il proprio “master plan” a 15 architetti e ingegneri neolaureati, Whirlpool ha deciso di proporre a un team di studenti post-laurea del MAFED, il Master in Fashion Design & Experience della Scuola di Direzione Aziendale dell’università Bocconi, lo studio preliminare per la valutazione delle opportunità di partecipazione all’evento mondiale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.

Per Matteo Gerosa, italiano, e Nita Jandrakholiga, tailandese, questo lavoro costituirà anche la tesi di Master e un banco di prova delle proprie capacità manageriali e creative. Una impresa non da poco: interpretare le esigenze di una multinazionale globale, cogliendo in modo creativo ma strutturato le opportunità di un evento di portata mondiale, proiettandosi di 5 anni nel futuro. Ci sono voluti tre mesi di lavoro, tra interviste e ricerche interne, incontri con gli organizzatori dell’Expo, studi su quanto già fatto da altre aziende ed un’approfondita analisi dell’Expo di Shanghai, per arrivare al documento finale contenente le cinque proposte di intervento fatte dal team di studenti, che ora è al vaglio dell’alta dirigenza Whirlpool.

«L’idea di Expo 2015 di coinvolgere un gruppo di giovani neolaureati ci è piaciuta subito, e abbiamo deciso a nostra volta di affidare lo studio preliminare ad un team di universitari, capaci di proporci una prospettiva fresca e creativa – ha spiegato Bracken Darrell, presidente di Whirlpool EMEA, ed executive vice president di Whirlpool International (nella foto, insieme ai due studenti che hanno partecipato al progetto) – I ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario, ed i risultati sono sicuramente degni di tutta la nostra attenzione».

«Il tema di Expo 2015, Feeding the Planet, Energy for Life, ruota intorno al cibo, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità, argomenti che stanno molto a cuore a Whirlpool per la natura stessa dei prodotti che costruisce – ha precisato Pierre Ley, media relations manager, Whirlpool Emea, che con Roberta Vanetti, interactive communication & education manager Whirlpool Emea, ha coordinato il lavoro del team – Il contributo del team MAFED è stato prezioso nell’individuare modalità di intervento di grande impatto».

«Si tratta di un primo esperimento di open innovation, che anche grazie al team SDABocconi mostra la rilevanza strategica di temi quali la social responsibility – ha concluso Nicola Guerini, docente del MAFED e tutor del team per il progetto – Nel 2015, avremo modo di toccare con mano i risultati di una nuova concezione della tecnologia, la social technology, in grado di veicolare sostenibilità e condivisione in un contesto globale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2010
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