Attentato, il malinteso del furgone. E’ di un trasportatore che faceva le consegne

Saranno anche i Ris di Parma a occuparsi delle indagini sull’attentato di Gemonio, dove due grossi petardi hanno mandato in frantumi le vetrine della sede della Lega Nord a poche decine di metri dall’abitazione di Umberto Bossi.
Lo riferiscono fonti vicine alla Procura, secondo cui sarebbero rimasti alcuni frammenti di ordigno piuttosto grandi rimasti intatti dopo l’esplosione: su questi si cercheranno eventuali impronte digitali o altri riferimenti utili alle indagini.
Intanto le forze dell’ordine hanno ascoltato alcune persone inquadrate da una telecamera di sorveglianza, transitate nei pressi della sede della Lega poco prima che il forte botto e il rumore di vetri rotti squarciassero il silenzio. Per lo più si tratta di persone residenti in paese e non lontano da via Marsala 1, che stavano rincasando a quell’ora. Tra questi rientra anche il proprietario del furgone visto transitare due volte in pochi minuti e accostato a un possibile sospettato da qualche organo di stampa: si tratta invece di un autotrasportatore che prima di partire per un consegna lontana è passato a prendere un parente che lo ha accompagnato per il viaggio.
Al vaglio degli inquirenti rimangono dunque soprattutto le immagini dei due giovani inquadrati dalla stessa telecamera in dotazione al Comune e gestita dalla Polizia Locale: vestiti con giubbotti invernali e con il volto nascosto da occhiali e cappucci.