Biblioteca “in vendita”? Guerra di volantini in città
La polemica sul “conferimento a titolo oneroso” della struttura alla Seprio Servizi, esce dal municipio e finisce nelle cassette della posta con lettere della Giunta e delle forze di opposizione

Lettera della Giunta che spiega così quello che sta accadendo: «Innanzi tutto sgombriamo il campo e diciamo che il Comune di Tradate non sta assolutamente vendendo nè la Frera, nè Villa Truffini, ma sta solo conferendo questi due immobili alla propria società “Seprio Patrimonio Servizi”, totalmente di proprietà del comune».
«Seprio Patrimonio Servizi ha l’obbligo di destinare gli edifici della Frera e di Villa Truffini
alla collettività e non può vendere i beni che le sono stati conferiti dal Comune con vincolo
di destinazione – continua la lettera della Giunta -. Con questo vogliamo rassicurarvi che la nostra biblioteca continuerà a funzionare e a garantire i servizi che voi avete dimostrato di apprezzare e che Villa Truffini continuerà ad essere un centro pulsante di questa città che investe nella cultura e che ha fatto dell’associazionismo una propria bandiera. Chi dice che il Comune ha deciso di vendere questo patrimonio punta solo a screditare il lavoro di un’Amministrazione Comunale che ha dimostrato, con i fatti, di avere a cuore il bene pubblico. E in questo caso un bene pubblico che è orgoglio di ciascun cittadino».
Nella lettera viene anche spiegato cosa porterà il conferimento, sottolineando più volte che non è una vendita: «Il conferimento degli stabili della Frera e di Villa Truffini alla Seprio Patrimonio e Servizi avviene a titolo oneroso e cioè Seprio Patrimonio Servizi pagherà al Comune circa 6.800.000,00 euro. La valorizzazione di questa parte del patrimonio disponibile permetterà al Comune di estinguere i mutui accesi negli anni passati con tassi che superano mediamente il 5%.
La conseguente riduzione degli oneri di ammortamento permetterà così all’Amministrazione di far fronte agli impegni presi nonostante la riduzione di risorse dallo Stato centrale all’Ente locale».
«Giù le mani dalla biblioteca civica» è invece il titolo del volantino redatto dalle forze di minoranza, cerando dal loro punto di vista di far luce sulle motivazioni di questa scelta: «Perché la Lega e il Pdl vogliono vendere la biblioteca? Perché non ci sono più soldi nelle casse comunali. Il Comune ha un debito strutturale di 17 milioni di euro per mutui, mentre il debito complessivo della Seprio è di 21.5 milioni di euro a fronte di circa 6 milioni di euro di credito: in previsione il Comune di Tradate non rispetterà il patto di stabilità per il 2010 e avrà uno sforamento dei limiti di legge pari a circa 3 milioni di euro».
Il volantino specifica poi che la Seprio «ha già gravi problemi di natura economica e finanziaria; e nel 2011, per finanziare i canoni di servizio e far sopravvivere la Seprio, il Comune prevede di vendere altri immobili. Ancora oggi non sappiamo con quali soldi la Seprio Patrimonio Servizi srl farà fronte agli obblighi contrattuali per l’acquisto della ex villa Truffini e della ex Frera la cui ristrutturazione è costata ai tradatesi circa 10 miliardi di vecchie lire. Noi siamo assolutamente contrari all’impoverimento del patrimonio comunale e ad un aumento dell’indebitamento del Comune perché tutti i debiti della Seprio ricadono sul Comune di Tradate cioè su tutti noi».
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