“Il liceo Curie è una buona scuola”. Parola di studenti e insegnanti

La precisazione dei docenti che hanno firmato la lettera di protesta, unita a quella degli studenti: “Non siamo stanchi e riceviamo una buona formazione”

Il Liceo Curie è una buona scuola. Sono le precisazioni di studenti e insegnanti dell’istituto superiore, dopo che nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo basato su una lettera di protesta contro la riforma Gelmini firmata da 59 insegnanti. I docenti firmatari della lettera specificano che «l’aggettivo “scadente” non compare nella loro lettera (aggettivo che compariva nel titolo dell’articolo enell’attacco, ma riferito alla riforma, non alla scuola, ndr) e può dar adito a cattive interpretazioni del testo; inoltre l’analisi riportata nella lettera riguarda la Riforma della scuola secondaria e non certamente l’ Istituto Curie».
A effettuare anche alcune precisazioni è Diego Di Gilio, rappresentante d’Istituto degli studenti: «Reputiamo che l’articolo pubblicato sia una protesta legittima se si prende la parte che ha una connotazione generale e che riguarda i problemi comuni a tutte le scuole d’Italia a seguito della riforma Gelmini. D’altro canto riteniamo che il titolo dell’articolo, che peraltro non rispecchia in significato dello stesso, getti cattiva luce sulla nostra scuola, mancando di rispetto a tutti coloro che quotidianamente si adoperano per far sì che la nostra sia una scuola di alto livello».
«I nostri studenti – prosegue il rappresentante d’istituto – non sono di certo stancati eccessivamente né tantomeno hanno una formazione scadente. Ricordiamo che la nostra scuola prepara studenti che di media ottengono ottimi risultati nel corso dei loro studi universitari e “si piazzano” nei migliori posti per quanto riguarda l’occupazione soprattutto nel settore della ricerca scientifica».
«Qualora qualcuno avesse dubbi circa i livelli della nostra scuola – concludono gli studenti -, è invitato a farci visita magari per chiedere a qualche studente cosa pensa della nostra formazione e siamo sicuri che non ne troverete uno disposto ad affermare quanto espresso nel suddetto titolo tanto facilmente. Auspichiamo che ci possa essere in futuro una maggiore chiarezza per quanto riguarda la diffusione di notizie come questa, anche perché ci potrebbero essere molti e pericolosi fraintendimenti come ci sono stati a seguito di questo episodio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2010
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