La benzina aumenta, torna l’abitudine al “pieno in Svizzera”?
Verde alle stelle negli ultimi giorni, anche dopo il rientro della minaccia di sciopero da parte dei gestori. E qualcuno riscopre la vecchia gita fuori porta per riempire il serbatoio. Conviene davvero?
Una rincorsa di correzioni al rialzo che arriva proprio nel mezzo delle vacanze di Natale e che ripropone, nel nostro territorio, l’utilità del pieno in Svizzera, consuetudine ridimensionata dalla Carta Sconto Benzina ma ritornata in auge negli ultimi mesi, sull’onda dei nuovi aumenti. Di là del confine, oggi, un litro di verde si vende a prezzi tra 1,24 e 1,27 euro. Il "pieno in Svizzera" non è certo un fenomeno di massa, una piccola ripresa c’è stata. Ma le file per fare benzina non si vedono più, garantisce Giorgio Tettamanti, rappresentante dei benzinai del Mendrisiotto: «Il margine di differenza tra i nostri prezzi e quelli in Italia rimane più o meno lo stesso. L’aumento che c’è stato in Italia l’abbiamo avuto anche in Svizzera, anche se probabilmente per ragioni diverse: nel nostro caso pesa il rapporto di cambio Franco-Euro». Di questi tempi sono soprattutto i frontalieri a presentarsi alle pompe di benzina vicino a Stabio, «ma chi viene da Varese e oltre non ha più la convenienza». O meglio, non ha più la convenienza potente che aveva in passato, quando un pieno era conveniente persino a chi veniva dal basso varesotto. Risultato: a Stabio il fenomeno delle “gite per la benzina” non è certo quella di un tempo, ai bei tempi passati, già insidiati dalla Carta Sconto Benzina. Più florida è invece la situazione per i benzinai nella zona di Como: qui la città sta veramente a due passi dal confine e il flusso di italiani che fanno il pieno rimane consistente.
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