Chi era Giovanni Blini? Ne parlano gli amici
Incontro pubblico al Museo del tessile per approfondire la vita di un uomo che aveva un sogno per i giovani della sua città che ha chiamato Comunità Giovanile
Il presidente di Comunità giovanile Serena Maggioni annunica che il prossimo 26 febbraio, presso la Sala Conferenze del Museo del Tessile in Via Volta a Busto Arsizio, alle ore 15.00 avrà luogo una conferenza dal titolo “Giovanni Blini: una vita, una storia, un bene comune”. Parteciperanno in qualità di relatori (e amici di Giovanni): Luca Pesenti, Silvestro Pascarella, Fabrizio Crivellari, Enrico Salomi, Gabriele “Lele” Magni, Francesco Lattuada e Massimo Crespi.
In questi anni, nella nostra città, sul nostro territorio si è spesso sentito parlare di Giovanni Blini. Nel grande fluire di (in)utili parole abbiamo avvertito però l’assenza inquietante di una domanda, la più semplice ed elementare: chi era Giovanni? Cosa sperava, sognava, per cosa si impegnava nella sua quotidianità? Cosa desiderava realizzare per gli altri e per sé in una Busto di fine anni ottanta? Perché ben presto il suo sogno realizzato travalicava i confini cittadini? Cosa c’è ancora oggi di valido, di attuale rispetto a quell’esperienza?
Domande importanti, che nascono da quanti vedono in quel ragazzo prematuramente scomparso, senza avere la possibilità di conoscerlo, non una figura del passato ma una memoria viva, una speranza per una società migliore, possibile, realizzabile qui ed ora oltre l’avventura associativa ed umana da lui fondata…
Siamo consapevoli che, quando si ha a che fare con un bene comune, della polis, della società, è ingiusto relegarne il valore all’interno di una singola esperienza. Un bene è per tutti quando è condiviso, tanto più efficace quanto più è conosciuto, anche attraverso opere che portano il suo nome. Ai presenti non mancherà la possibilità, e la sorpresa, di essere spettatori del domani che è qui ora, nella nostra città.
Comunità Giovanile propone questa riflessione al fine di compiere una sorta di ritorno alle origini, da dove trarre linfa vitale per il futuro; invita a partecipare quanti hanno conosciuto Giovanni e l’esperienza della nostra associazione, ma anche coloro che, in questi anni, hanno fatto della maldicenza e ignoranza il proprio biglietto da visita. Un’occasione per chiarirsi le idee e capire, veramente, cosa è accaduto e cosa accade in città
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