Inquinamento, il bel tempo diventa un incubo

A Varese, Saronno e Ferno polveri sottili oltre i limiti per tutta la settimana passata. Molte città si sono già quasi "mangiati" i 35 giorni oltre soglia tollerati

La qualità dell’aria va male, malissimo: nella giornata di domenica le polveri – dopo una settimana da incubo – sono schizzate alle stelle, ancora una volta. La giornata di bel tempo al termine dell’inverno, l’aria secca e ferma, la voglia di molti di uscir di casa (in automobile) si tramutano in dati inquietanti.

Partiamo dunque dalla realtà più problematica, quella Saronno che sta già in pianura, a ridosso della "città infinita" fatta da Milano e dal suo immediato hinterland, incastrata tra deu autostrade che "fabbricano" polveri in continuazione: la media di domenica è stata di 109 microgrammi/metro cubo (sabato 92), a coronamento d una settimana oltre il limite, con medie giornaliere sempre a ridosso, appena sopra o appena sotto, il valore shock di 100 microgrammi, che è già il doppio della soglia d’allarme.
Ricordiamo che la soglia d’allarme, oltre cui si hanno ripercussioni anche immediate sulla salute (asma, difficoltà di respirazione, ecc, soprattutto in anziani e bambini), è fissato a 50microgrammi/metro cubo. La legge dice che questo valore non possa essere superato per più di 35 giorni l’anno.
 
Brutta come quella saronnese è anche la situazione di Ferno, esempio tra i paesi e le cittadine immediatamente a ridosso dell’aeroporto e delle strade che portano lì, ogni giorno, migliaia di veicoli: qui domenica la media era di 108 microgrammi, sabato di 85. Anche qui nessun giorno è entro i limiti.
Poco meglio invece la situazione nelle vicine Busto Arsizio e Gallarate: a Busto la centralina Accam chiude la giornata a quota 97, ma in settimana ci sono stati due giorni con qualità del’aria "buona", sotto il limite di 50. Più o meno uguale Gallarate, che ha una media nella giornata di domenica di 70.
E il capoluogo? Questa volta Varese si ferma appena sopra la soglia, a 52 microgrammi, anche se bisogna notare che anche qui, per l’intera settimana, non si è mai rimasti nei limiti.

Tra poco si esaurirà anche il "limite di tolleranza" previsto dalla legge di 35 giorni annui oltre la soglia: a Saronno la domenica passata è stata il 33° giorno dall’inizio dell’anno, ne mancano due allo sforamento. A Ferno siamo già a quota 34, l’ultimo sforamento concesso potrebbe essere già quello di oggi. A Varese invece si è al 24° giorno.
Da ricordare anche il riflesso economico dell’inquinamento, con la possibile sanzione che arriva dall’Unione Europea: è in corso un indagine su Italia, Cipro, Portogallo e Spagna. Me le multe europee non sarebbero che una frazione minima rispetto ai costi sanitari, difficilmente quantificabili: studi fatti su Francia, Austria e Svizzera parlano di 360 euro pro-capite annui. Uno studio fatto sul 2007 dice che solo per i ricoveri per malattie legate alle polveri, in quell’anno, si spendevano nelle tre città di Milano Torino e Bologna 6,4 milioni di euro. Nell’efficenza economica di un sistema basato essenzialmente sull’automobile e sui camion bisgnerebbe mettere anche questo.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 07 Febbraio 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.