Varese e la sua archeologia si (ri)candidano all’Unesco

Dopo il Sacro Monte e il Monte Sangiorgio anche l'Isolino Virginia e Castelseprio sono candidate a diventare patrimonio dell'umanità. Intanto continuano gli interventi per conservare i siti archeologici del territorio

Sacro Monte VareseNon capita a tutte le provincie di essere così presente negli elenchi dell’Unesco. Varese c’è e si fa sentire. Il Sacro Monte e il Monte Sangiorgio sono stati già riconosciuti come beni dell’umanità, mentre l’Isolino Virginia e Castelseprio e Santa Maria fortis portas sono candidati a diventarlo. Le risposte per quest’ultimi arriveranno entro la fine dell’anno ma intanto, il lavoro della Provincia con la Regione Lombardia e gli enti del territorio continua. «Il patrimonio archeologico della nostra provincia è numeroso e importante. A riguardo sono stati fatti e faremo, interventi per il suo sviluppo e la sua riqualificazione» ha spiegato Francesca Brianza, assessore della cultura e del turismo della Provincia.

CastelseprioSott’occhio sopratutto il sistema dei musei e il patrimonio archeologico in provincia a cui, già nel 2005, è stato dedicato un sito, il simarch.org, dove c’è la possibilità di capire (e il più delle volte scoprire) le ricchezze del territorio. In particolare l’assessore Brianza, ha sottolineato i lavori svolti durante tutto il 2010: la redazione e la presentazione del libro "Alle origini di Varese e del suo territorio", gli interventi di conservazione, ristrutturazione e riqualificazione dei percorsi di visita nelle aree archeologiche, come Castelseprio che è appunto candidata a diventare patrimonio Unesco. «Sono già venuti a fare un sopraluogo e attendiamo una risposta. A settembre dell’anno scorso, il 25 e il 26, durante la giornata europea dedicata al territorio abbiamo contato seicento presenze classificandoci come secondi, per il numero di visite, su base regionale» ha spiegato Maddalena Pizzo, del coordinamento sistemi museali.

Isolino VirginiaPer il 2011 gli obiettivi sono altrettanto importanti: continuerà la catalogazione dei beni archeologici e la loro restaurazione, l’attività nelle scuole – «l’anno scorso abbiamo avuto 2500 bambini nei musei di Castel Seprio» – i percorsi di visita, gli interventi per la manutenzione della chiesa Santa Maria fortis portas. Tutti progetti che, come sottolinea l’assessore Brianza, «servono anche a valorizzare il territorio dal punto di vista turistico. Dal 2008 i flussi turistici sono in crescita. Ora l’obiettivo è quello di aumentare la permanenza dei visitatori». Attenzione anche ai dipinti di Arcumeggia, «verrà iniziata una fase di studio per conservare il patrimonio» e la realizzazione di un libro sul volontariato all’interno dei musei che, come spiegato da Maddalena Pizzo sottolinea, «l’importanza della loro presenza, vista la necessità di più personale all’interno dei musei». Già confermato inoltre, un convegno di rilevanza nazionale che si terrà nella sede di Villa Recalcati il 21 e 22 marzo organizzato da Regione Lombardia che tratterà il tema dei beni culturali e della loro gestione.

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Pubblicato il 09 Febbraio 2011
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