Anche l’Itc festeggia l’Unità d’Italia
L'istituto bustocco ha deciso di celebrare fuori dal coro del 17 marzo scegliendo la data dell'inizio della prima guerra d'Indipendenza. Presente l'assessore provinciale Bonfanti
All’ITC Tosi questa mattina, martedì 29 marzo, c’era aria di festa. La scuola è stata ricoperta da bandiere tricolore per commemorare l’anniversario dei 150 dell’unità d’Italia. Non avendo potuto celebrare la ricorrenza il 17 marzo è stata scelta la giornata di oggi perchè corrisponde all’anniversario dell’inizio della prima guerra di indipendenza. Angela Cattaneo (foto in basso), la preside dell’istituto, ha spiegato ai ragazzi che affollano il parco della scuola che «oggi noi ricordiamo, festeggiamo, celebriamo ma sopratutto apriamo un cantiere». Un cantiere di cittadinanza i cui “muratori” saranno tutti gli studenti. La scuola vuole dare un senso all’anniversario e per questo motivo per tutto l’anno scolastico «ogni classe ha intrapreso un percorso di cittadinanza attiva». Il monito che la Dirigente Scolastica ha lasciato ai suoi studenti è quello di «vivere la storia, specie quella risorgimentale; riconoscersi in un personaggio e comportarsi seguendo il suo esempio per il bene comune». Proprio a questo proposito è stata inaugurata nel cavedio della scuola una mostra con oltre un centinaio foto dei personaggi più illustri della nostra storia, anche contemporanea.
«Mentre festeggiamo il compleanno della nostra Nazione – ha concluso – io faccio gli auguri ad ognuno di voi; voi che siete la giovane Italia, la giovane Europa, il giovane mondo». La cerimonia è proseguita con l’alzabandiera, la lettura dei primi 12 articoli della nostra Costituzione e l’intervento dell’assessore provinciale alla scuola Alessandro Bonfanti che ha spiegato agli studenti come «l’unità non significa rinnegare l’identità territoriale» e che la riforma federalista serve per «rifondare la nostra unità partendo dal basso». Durante l’incontro il gruppo musicale dell’istituto ha eseguito una rivisitazione dell’inno di Mameli. Ragazzi e professori, hanno seguito la performance inizialmente accennando qualche nota ma alla fine ha accompagnato la band cantando vigorosamente, battendo le mani e, alcuni, anche ballando. Un gesto che, come testimoniava l’espressione visibilmente compiaciuta dei presenti, fa ben sperare per il futuro.
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