“Benzina” alla Livingston. Si torna ottimisti

Buone notizie per i lavoratori della compagnia aerea: in 100 potrebbero tornare al lavoro entro l'estate. Presentato un piano strategico che prevede due aerei per la stagione estiva e due per quella invernale

L’ottimismo vola con Livingston. Ci sono infatti buone notizie per i lavoratori della compagnia aerea di Cardano al Campo. Nella serata di mercoledì 2 marzo il commissario straordinario Daniele Discepolo ha incontrato i sindacati nella sede operativa della compagnia in via Giovanni XXIII: ci sono buone possibilità che gli aerei con livrea arancione si rialzino in volo entro la prossima estate. Dopo che le due offerte annunciate non si sono concretizzate, è al vaglio un nuovo piano strategico. Per la precisione dovrebbero essere messi a regime 2 Airbus 320 per la stagione estiva che e 2 Airbus 330 per la stagione invernale (con destinazione Sud Africa e Cuba, tratta conservata con le unghie grazie anche all’intervento della politica). Il tutto grazie a 9,8 milioni di euro che lo Stato italiano metterebbe a disposizione della compagnia per ripartire, sempre che la Comunità Europea dia il suo benestare (e non sembrano esserci ostacoli, dato che l’aiuto di Stato non si configurerebbe): ci vorranno circa due mesi. Poi Livingston dovrebbe essere venduta entro 6-12 mesi dal momento della ripartenza, per "saldare" il "debito" nei confronti dello Stato, o quanto meno avere un bilancio in pareggio per poter andare avati sereni. In questa partita, almeno nella fase iniziale, potrebbero essere coinvolti circa 100 lavoratori (sui circa 500 assunti prima della crisi dello scorso autunno): piloti, assistenti di volo e personale di terra, numero che potrebbe salire a circa 250 unità se le cose dovessero andare bene. Saranno selezionati in base alle abilitazioni e certificazioni. Enac (Ente nazionale aviazione civile) si è detta disponibile a rinnovare la licenza operativa, condizione necessaria per consentire a Livingston di continuare a volare.
 
Notizie dunque positive. Luigi Argiolas, della Filt Cgil, le commenta con ottimismo: «Sembra che qualcosa si muova – spiega -. Di offerte concrete per l’acquisto non ne sono arrivate, anche se il commissario straordinario Discepolo ha assicurato che nel frattempo non chiuderà le porte se ci fosse manifestazioni serie di interesse. Lo staff col quale ci confrontiamo (quello operativo nella "vecchia" Livingston) è capace e non è coinvolto nel fallimento della società, dovuto ai crediti non saldati con la Fg Hodling e Ventaglio soprattutto: non è stata la loro mala gestione a condannare Livingston insomma. Le prospettive sono buone». Per i lavoratori ci saranno novità a breve: i contratti dovranno essere ridiscussi e dovrà essere deciso il metodo di riassorbimento del personale in cassa integrazione. Resta aperto il fronte precari: le prime udienze di chi ha deciso di procedere contro Livingtson si apriranno nei prossimi giorni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2011
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