Il coraggio di essere libero
A un anno dalla scomparsa di Marino Bergamaschi, l'associazione artigiani presenta l'iniziativa in suo ricordo. Un libro e un incontro con Stefano Zamagni sull'economia e la responsabilità sociale nel fare impresa
"Vogliamo lasciare un segno, come Marino ha fatto con noi". A un anno esatto dalla scomparsa di Bergamaschi, Mauro Colombo, attuale direttore dell’Associazione Artigiani, presenta un’iniziativa per ricordare il suo predecessore.
«Quella di oggi – prosegue Colombo – per tutti noi è una data importante, ci tocca personalmente perché Marino era molto di più di un dirigente, era un amico, sempre attento alle persone prima di tutto. Si batteva per le sue idee, ma anche per realizzare azioni concrete. Lo ricordiamo come avrebbe voluto lui: dialogando sul fare impresa. Inauguriamo, con Stefano Zamagni, un appuntamento – realizzato anche con Confartigianato Lombardia e la Fondazione San Giuseppe – che diverrà un punto fermo ogni anno. Per l’occasione abbiamo realizzato un volume con l’intervento del professore e un contributo di Marco Carcano in ricordo del caro amico».
Giorgio Merletti, il presidente dell’associazione ricorda con commozione l’amico. «Lui oggi avrebbe detto «tiremm innànz», tiriamo avanti guardando alla vita. Con umiltà e rispetto è questa energia la cosa che mi ha insegnato. Lui aveva capito molto del senso profondo del fare impresa, che non guarda al profitto ma alla responsabilità sociale. Si arrabiava perché non capivamo che, con la scomparsa del grande imprenditore, è la piccola impresa a valorizzare il tessuto territoriale. La famiglia e l’impresa sono i tasselli fondamentali. La nostra società è fatta troppo di individualismo e stiamo perdendo il senso civico. Dietro ad alcune giuste critiche al sistema burocratico spesso si nasconde una semplice volontà di non pagare le tasse, e questo è grave. La nostra ricerca oggi riparte dalle parole del Santo Padre nella Caritas in veritate».
Fare impresa sarà così il tema di fondo del ricordo. Tema tanto caro a Marino Bergamaschi, a cui il dirigente dell’assocciazione artigiani ha dedicato gran parte della propria vita professionale.
«Lui – afferma Andrea Bianchi, suo stretto collaboratore per cinque anni – è la testimonianza forte di cosa significhi essere un uomo libero. Era solito dirci che "non esiste il vuoto pneumatico" e così se le cose non le fai te, le fa qualcun altro. Insomma, scomodando anche Kant, ci spingeva ad osare. Marino è vivo e faccio fatica a parlarne al passato». Un sentimento condiviso.
L’iniziativa con il professor Stefano Zamagni si terrà lunedì 14 marzo alle ore 17,15 al Palazzo dei Giureconsulti, piazza dei mercanti 2, Milano.
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