Tocca al Vicenza, occhio allo spauracchio Cellini
I vicentini sono sesti in piena zona playoff a quota 45 punti. Davanti a far compagnia ad Abbruscato, c'è l'ex bomber del Varese. A disposizione di mister Maran anche l'altro ex Mustacchio
Una squadra che il sabato batte il Novara e il martedì dopo perde contro l’Ascoli non è una squadra normale. Ed il Vicenza non è una squadra normale: i biancorossi sono partiti all’inizio di questo campionato di serie B con poche aspettative. L’obiettivo dei ragazzi guidati da mister Maran era quello di fare un campionato di qualità, ma senza troppe speranze di arrivare in alto. Invece i biancorossi si trovano al sesto posto in classifica, in piena lotta per l’accesso ai playoff a quota 45 punti, frutto di 13 vittorie, 6 pareggi e 13 sconfitte. Il Vicenza è la squadra che ha pareggiato di più in serie B. Lontano dal Menti i vicentini non vanno granché bene: 4 vinte, 2 pareggiate e 10 perse finora. All’andata il Varese di mister Sannino fu la prima squadra ad espugnare il campo dei veneti, grazie ad un 1-0 firmato Carrozza, difeso con le unghie con i denti.
La forza d’urto dei vicentini sta tutta o quasi nei piedi e nei gol del bomber Abbruscato, 13 centri in campionato e tutto il peso dell’attacco sulle spalle. E pensare che la scorsa estate arrivò in maglia biancorossa proprio nelle ultime ore di calciomercato, scartato da un frettoloso Torino al quale il bomber emiliano avrebbe fatto molto comodo. A disposizione di Maran nel reparto avanzato c’è l’ex varesino Cellini, la grande delusione della splendida stagione dei lombardi in serie B: se a Varese non ha segnato grappoli di gol, non ha esaltato il pubblico e né la critica, a Vicenza finora le cose non stanno andando benissimo per il centravanti. Di gol non se ne sono ancora visti, mentre le occasioni sprecate si accumulano di partita in partita. Non ci sarà Misuraca, convocato dall’under 21, mentre potrebbe trovare spazio l’esperto Tulli. A centrocampo il faro potrebbe essere Paro. Potrebbe perché è falcidiato dagli infortuni e non riesce (ormai da anni) a trovare la continuità che gli servirebbe per fare il salto di qualità definitivo. Se non ce la facesse l’ex juventino, in mezzo al campo sulle fasce Maran ha a disposizione la corsa di Soligo, Gavazzi, Di Matteo e dell’altro ex di turno Mustacchio, mentre al centro del campo il giovane Fausto Rossi, anch’egli ex Juve, sta guadagnando credibilità. Oltre a lui a disposizione ci sono anche la forza di Botta e le geometrie di Morosini. In difesa Maran punta ormai ad occhi chiusi sul trio Schiavi-Martinelli-Giani, con il “vecchietto” Zanchi a fare da riserva di lusso. Tra i pali la società ha deciso di puntare su Russo, preferito ad Acerbis e a Frison, passato al Frosinone nella finestra invernale del calciomercato.
Maran predilige il 3-5-2 come schema tattico. I tre dietro sono bloccati, ma sono molto abili nelle proiezioni offensive e sui calci da fermo. A centrocampo Morosini o Paro dettano i tempi del gioco, mentre Botta funge da frangiflutti e Rossi (classe ’90) ha la licenza di offendere. Sulle ali da una parte Di Matteo e dall’altra Soligo sono i favoriti, ma occhio alle incursioni di Gavazzi e alle folate di Mustacchio. Davanti, scontata l’attenzione particolare da rivolgere ad Abbruscato, lo spauracchio maggiore è Cellini: bomber col dente avvelenato, che benché con le polveri bagnate, è sempre pericoloso. Domenica 27 marzo alle 15 al Franco Ossola sarà una sfida d’alta quota da non perdere.
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