Il Varese non muore mai: resta in nove e acciuffa il pareggio

Il Varese ottiene un punto tutto cuore a Cittadella al termine di una gara incredibile. Il 2-2 finale arriva con Ebagua (foto a lato di S. Raso) all’ultimissimo secondo di gioco e arriva dopo che la squadra di Sannino era rimasta in nove (espulsi Osuji e Pesoli) dopo il vantaggio segnato da Carrozza. La nuova situazione ha permesso ai veneti il sorpasso ma l’ultimo pallone scodellato in area ha permesso di mantenere intatta la serie positiva e di dare l’ennesima dimostrazione di carattere di una squadra che non smette di stupire, neanche con due uomini in meno.
Il pareggio del "Tombolato" non scaccia del tutto l’avversità del Varese per quel campo, ma dà ai biancorossi morale per questa lunga volata playoff, anche se fare la formazione per Sannino settimana prossima potrebbe essere un rebus notevole. Intanto però la classifica non ne risente troppo: il punto strappato ai padovani permette di limitare i danni verso Novara, Vicenza e Torino (tutte vincenti) mentre la Reggina si ferma sul pareggio a Portogruare e il Livorno cade in casa con il Modena.

FISCHIO D’INIZIO – Il Varese arriva a Cittadella con l’intento di continuare la propria rincorsa verso i playoff dopo aver avvicinato il Novara terzo in classifica. Sannino deve fare a meno di Dos Santos, Neto, Alemao, Concas, Figliomeni e Pinto e schiera Osuji come esterno destro di centrocampo, mentre in attacco propone Carrozza ed Ebagua. Il Cittadella deve fare punti per la propria situazione che parla attualmente di zona play out. Tra i veneti ci sono gli ex Gorini e Dalla Bona, oltre al varesotto Piovaccari (è di Cairate), nemico pubblico numero uno.

IL PRIMO TEMPO – Il Varese comincia fortissimo e arriva al tiro con Ebagua dopo soli 30 secondi. Ben servito in profondità da Zecchin, il nigeriano scarica il sinistro deviato in angolo da Villanova. Nei primi 5′ i biancorossi continuano a spingere, ma prima Zecchin su punizione, poi Pesoli di testa su azione di calcio d’angolo, concludono alto sulla traversa dei granata. Il Cittadella registra i reparti e cerca di pungere, ma la difesa di Sannino, diretta magistralmente da Pesoli, non lascia sbocchi. La gara non offre grandi emozioni, i ritmi sono bassi e gli attacchi faticano a trovare la via della porta fino a oltre la mezz’ora. Al 34′ il Cittadella si fa pericoloso in contropiede, ma sul tiro di Nassi, servito da Volpe, Zappino è attento e devia in angolo. I padroni di casa vivono il loro miglior momento e al 37′ Dalla Bona prova il piatto al volo, bloccato in presa da un Zappino ben posizionato.
Il finale offre pochi sussulti e non lascia prevedere un secondo tempo sempre più ricco di emozioni con il passare dei minuti.

LA RIPRESA – Ancora un buon inizio per il Varese, che al 4′ ci prova con Zecchin dal limite, Villanova è attento e mette in corner, poi dall’angolo Pisano alza troppo il colpo di testa. Al 7′ Piovaccari punta deciso la porta, ma Pesoli si dimostra insuperabile deviando in angolo il tiro con un intervento in scivolata. Inizia a farsi vedere Carrozza che al 12′ prova un sinistro dalla distanza che non impensierisce Villanova mentre poco dopo sfonda sulla destra, ma trova Gorini pronto a mettere in angolo sul cross basso diretto verso Ebagua. Al 17′ proprio Carrozza (autore di un primo tempo spento) porta in vantaggio il Varese (foto): l’attaccante di Gallipoli è bravo a respingere in rete una rimpallo della difesa di casa dopo un’azione caparbia e prolungata di Ebagua.
Il vantaggio però vacilla subito: al 20′ arriva infatti la pronta replica del Cittadella: Piovaccari ruba palla alla retroguardia, la difende e al limite dell’area viene messo a terra dal ritorno disperato di Osuji, espulso dall’arbitro in quanto ultimo uomo. Dalla punizione seguente Gabbiadini cerca la soluzione di potenza che si infrange però sulla barriera. Il Varese cerca inevitabilmente di abbassare i ritmi e rimanere ordinato in difesa, anche se i padroni di casa pressano forte. Al 30′ Sannino si copre un po’ togliendo Carrozza e inserendo Armenise, schierato sulla fascia sinistra di centrocampo e lasciando Ebagua unica punta. Foscarini le prova tutte, mette Di Roberto per Job e sposta Gasparetto (un terzino) a fare l’attaccante per sfruttare i suoi centimetri. Al 35′ il Varese rimane in nove per l’espulsione di Pesoli, che deve fermare con le cattive Di Roberto guadagnandosi il secondo giallo. Sulla punizione susseguente Dalla Bona trova il gol superando barriera e Zappino con un gran tiro.
Sannino toglie allora Zecchin facendo esordire il difensore della Primavera, Mirco Miceli. Al 41′ però Piovaccari sfonda sulla sinistra e termina a terra dopo un contrasto con Pisano. L’arbitro fischia il rigore e ammonisce il difensore biancorosso. Dal dischetto lo stesso Piovaccari tira forte, centrale e sotto la traversa, superando Zappino e firmando il gol del vantaggio granata.
Per i padroni di casa in doppia superiorità numerica sembra fatta, ma i granata non hanno considerato le sette vite del Varese che assomiglia sia a un gatto sia a una pantera, visto che la gemma arriva dallo straordinario Ebagua. Al 49′, ultimo minuto di recupero, Pisano subisce fallo e Frara batte una punizione dalla destra; la palla spiove in area (alla disperata arriva anche Zappino) dove Ebagua vola più alto di Gasparetto e di testa mette in rete e scatena il finimondo nel settore occupato dai sostenitori biancorossi.

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