Firmato il compromesso, la Pro Patria è salva

Dopo una lunghissima giornata di trattative si è trovata l'intesa tra la proprietà e i nuovi acquirenti. I giocatori hanno accettato l'abbattimento degli stipendi, mercoledì tutti i documenti a Firenze per l'iscrizione

C’è voluta una lunghissima giornata di trattative, colpi di scena e intese mancate per un soffio, ma alla fine si può finalmente festeggiare: la Pro Patria è salva, e l’iscrizione al prossimo campionato è ormai a un passo. L’ex patron Savino Tesoro ha firmato oggi intorno alle 20 il compromesso con i soci di minoranza dell’Aperta Fiduciaria Srl per il passaggio di mano della società, anche se il tutto avverrà soltanto in luglio, dopo il completamento delle pratiche necessarie per partecipare alla stagione successiva. Sciolto nelle ultime ore anche il nodo più difficile, quello degli emolumenti da versare ai giocatori, che alla fine hanno accettato l’abbattimento degli stipendi e a partire da domani riceveranno quanto dovuto.

L’estenuante incontro decisivo allo stadio Speroni tra tutte le parti in causa è durato diverse ore: tra i primi a presentarsi a Busto Arsizio c’è stato Massimo Pattoni, formalmente ancora il proprietario della società, ma l’imprenditore edile bresciano si è limitato ad apporre la sua firma sui documenti necessari al compromesso, mentre deve essere ancora effettuato il passaggio delle sue quote (il 90% del sodalizio biancoblu) a Tesoro, che probabilmente avverrà entro tre settimane. Sarà quindi l’attuale proprietà a iscrivere la squadra al prossimo campionato, entro il limite del 30 giugno, ma con un’intesa già firmata per la cessione della società all’Aperta Fiduciaria e ai suoi soci, tra cui Pietro Vavassori. Per quanto riguarda i giocatori, che già si erano detti disponibili alla decurtazione del 40% degli stipendi, il problema era soprattutto l’eventuale dilazione dei pagamenti, di cui si è discusso a lungo nel corso della giornata: alla fine, dopo ore di confronto tra i rispettivi legali, si è arrivati all’intesa e già domani partiranno i primi bonifici in favore degli atleti biancoblu. "Siamo davvero contenti di aver trovato l’accordo, tutto si è risolto nel modo migliore" dice Luca Anania, e il sollievo nella sua voce è chiaramente percepibile.

Ma il versamento degli emolumenti non è certo l’unico adempimento che la nuova dirigenza biancoblu dovrà portare a termine nella giornata di martedì per riuscire a presentarsi a Firenze, mercoledì 29 giugno, con tutte le carte in regola. Oltre a pagare la tassa di iscrizione, la Pro Patria dovrà depositare la garanzia fideiussoria di 300.000 euro, l’attestazione dell’avvenuto pagamento dei contributi e tutta una serie di altri documenti che, per forza di cose, dovranno essere prodotti domani, unico giorno lavorativo rimasto a disposizione. Ma la montagna più alta è stata scalata, ora c’è solo da percorrere fino in fondo la strada verso la sopravvivenza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2011
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