I baroni rotti fanno diventare tricolore il cielo di Varese
La pattuglia acrobatica di piloti disabili, evento del 2 giugno nel gran prix internazionale di Volo a Vela, ha onorato la festa della repubblica con una "bandiera" lunga due chilometri
La brutta giornata metereologica di giovedì 2 giugno, che ha lasciato ancora una volta a terra alianti e piloti impegnati nel Gran prix internazionale di Volo a vela, non ha però fermato lo show in calendario tra gli eventi del gran prix: l’esibizione della squadra acrobatica dei Baroni Rotti.
Una pattuglia acrobatica unica, che i cieli di Calcinate hanno già conosciuto durante l’Insubria Air Show del 2006 con evoluzioni di forte impatto emotivo: una pattuglia come le altre, se non fosse che i piloti che la compongono vivono, a terra, su una carrozzina.
La formazione che si è esibita come “guest star” del Grand Prix ha visto tre piloti coinvolti in evoluzioni con aerei ultraleggeri: i “baroni rotti” in senso stretto Alessandro Paleri (di Lonate Cepino) e Marco Cherubini, e il loro istruttore Erich Kustatscher.
Ingresso tricolore, sfogata in formazione, spirale, otto lento ed apertura a fiore sono alcune delle figure disegnate in cielo. Con in più un omaggio alla festa della Repubblica, nel passaggio con i fumogeni tricolori: i piloti della squadra hanno infatti disegnato una bandiera italiana lunga circa 2 chilometri.
«Questi piloti dimostrano concretamente come sia possibile abbattere le barriere della disabilità» ha commentato l’istruttore Erich Kustatscher all’atterraggio. D’altra parte il modo con cui la squadra affronta le difficoltà si spiega nel motto “Le barriere si rompono ma ci sono posti dove ce ne sono meno da rompere”.
Il modo con cui affrontano l’avventura di una federazione sportiva di volo dedicata ai disabili sta invece nell’avvertenza nella prima pagina del loro sito, che recita: «I Baroni Rotti non cercano nuovi soci» perchè: « Sia ben chiaro: appartenere ai Baroni Rotti vuol dire ricadere in una condizione fisica di disabilità che non auguriamo a nessuno. E diciamo con sincerità che vorremo che la nostra associazione si estinguesse per mancanza di iscritti. Però, siamo qui per accogliere chi cerca spazi e modi per gestire emozioni e scavalcare alcuni limiti».
I Baroni Rotti sono anche su Facebook con una pagina per appassionati, sostenitori e persone che vogliono saperne di più.
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