I manager del futuro nascono a Castellanza
Presentato oggi all’università Cattaneo il master in Management della Piccola e media Impresa (MAPI) al via in settembre. Luca De Biase: “Oggi la cultura è l’investimento fondamentale”
Diventare grandi restando piccoli: potrebbe essere questo, enunciato dal direttore Emilio Paccioretti, lo slogan del MAPI, il nuovo master in Management della Piccola e media Impresa organizzato dall’Università Carlo Cattaneo di Castellanza in collaborazione con Confindustria – Piccola Industria. Oggi, nella sede della LIUC, la presentazione dell’iniziativa: un’occasione per esporre la filosofia e le caratteristiche del master a una trentina di aspiranti allievi di diversa estrazione, dagli studenti universitari ai piccoli imprenditori già attivi sul territorio, ma anche per ascoltare le loro esperienze professionali e gli interventi di esperti del settore come Luca De Biase, celebre giornalista del Sole 24Ore e luminare dell’economia e dei nuovi media, e il docente della LIUC Fernando Alberti.
Su richiesta di molti dei soggetti coinvolti, l’avvio del master è stato spostato da maggio a settembre, ma obiettivi e prospettive non sono cambiati: si punta a lavorare sulle competenze e le attitudini imprenditoriali e manageriali degli studenti, che studieranno tutto il percorso per la creazione e la gestione di una PMI, dal punto di vista strutturale a quello operativo, dalla contabilità al marketing, dalla logistica alla pianificazione. Il target sono naturalmente i figli e i successori di imprenditori già attivi, ma anche manager interessati all’internazionalizzazione e giovani (o meno giovani) che puntano a mettersi in proprio creando una nuova realtà aziendale. Tra i possibili sbocchi non c’è però soltanto l’imprenditoria, ma anche la carriera gestionale o manageriale e la consulenza d’impresa. “Puntiamo su una metodologia di formazione-azione – spiega Paccioretti – orientata all’applicazione immediata sul campo dei concetti appresi. Oggi chi fa impresa deve far fronte a due variabili in continuo aumento: la complessità, della quale abbiamo una consapevolezza sempre maggiore, e la velocità del cambiamento. Vogliamo fornire ai nostri studenti gli strumenti per affrontare questa situazione: l’organizzazione, le conoscenze di information & communication technology, la formazione continua”.
“A sentir parlare di questo master mi viene voglia di frequentarlo”: esordisce così Luca De Biase, che prende spunto proprio dalle testimonianze degli studenti per parlare di economia e di cultura. “I vostri racconti rendono l’idea di un passaggio storico tra due modi di intendere l’industria, un passaggio che c’è già stato, su questo non c’è alcun dubbio, ma che deve essere interpretato nel modo migliore. Il futuro, che non è quello che succederà ma la conseguenza di quello che noi faremo, sarà incentrato sull’economia della conoscenza: il valore si concentrerà e si concentra già oggi su ciò che è immateriale, sulla diffusione delle idee e dei pensieri. Oggi l’investimento fondamentale da fare è quello nella cultura: l’accesso alle idee, il confronto e la verifica, possono consentirci di studiare un nuovo modo di fare innovazione e un nuovo modello di progresso, visto che quello vecchio non può più funzionare. Facciamo un patto – conlude De Biase – voi costruite un mondo che vale la pena di vivere, noi giornalisti lo racconteremo nel modo più entusiastico possibile”.
Breve ma sentito l’intervento di Alberto Testa, presidente della Piccola Industria di Varese: “La piccola e media impresa non è sinonimo di arretratezza o immobilismo, ma anzi un ambiente dinamico e proiettato verso il nuovo, capace di realizzare un’innovazione che sfugge alla percezione dell’opinione pubblica ma anche delle statistiche e dei numeri. L’ingresso dei giovani in questo ambiente è di importanza vitale e in questo risiede il valore del master che la LIUC sta per avviare”. Alla presentazione ha partecipato anche Davide Braghini, ex allievo dell’università castellanzese che oggi lavora nell’azienda di famiglia, una realtà molto attiva nel settore del packaging: “L’aggiornamento è molto diverso dall’innovazione – ha detto – da una parte si cerca di protrarre l’esistente, dall’altra di cambiare l’ordine delle cose. Ho scelto la LIUC perché seguiva questa seconda filosofia e perché credevo in un’università costruita dalle imprese per le imprese. Il master in particolare ha il vantaggio di dare una visione d’insieme su tutta l’attività delle PMI, senza focalizzarsi su un singolo aspetto”.
Il master, grazie al coordinamento didattico di Massimo Ramponi, prenderà il via nel mese di settembre e proseguirà fino a marzo 2012, per un totale di 7 settimane di lezione (una al mese) più uno stage aziendale; la discussione del project work finale si terrà indicativamente nel mese di aprile. I partecipanti saranno selezionati tramite valutazione del curriculum, colloqui e test per valutarne la motivazione e le attitudini imprenditoriali-manageriali; il master è aperto anche ai diplomati e non ai soli laureati. La quota d’iscrizione è di 6.500 euro più IVA, da versare in due rate; sono previste borse di studio a copertura totale o parziale della tassa. Per informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del master o la Segreteria Formazione della LIUC ai numeri 0331-572409 e 0331-572430 e all’indirizzo mapi@liuc.it.
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