Maturità, soddisfatti? «Sì, speriamo lo siano anche i prof»

Ogni anno si ripete lo stesso copione: studenti con gli occhi incollati sulle buste sigillate dal ministero sperando che su quei plichi indistinguibili di fogli che si spargono sulla cattedra ci sia almeno una traccia che vada incontro alle loro aspettative e ai loro gusti.
Ma questa volta al ministero ce l’hanno fatta. La prima prova ha accontentato i gusti di (quasi) tutti i maturandi. La varietà delle tracce, la loro chiarezza e le loro tematiche hanno riscontrato l’interesse della maggioranza degli studenti.
Martina è molto soddisfatta del fatto che «erano millenni che non uscivano tracce così belle» e alla fine ha deciso di fare «l’articolo sul cibo in cui -scherza- sono abbastanza ferrata». «Per la prima volta in 5 anni -ammette Philip- ero indeciso su 3 tracce diverse» e alla fine ha risolto il suo dubbio dedicandosi alla famosa citazione di Andy Warhol: “nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”. Il pensiero del celebre artista, che doveva essere usato come spunto per una riflessione sulla società moderna, ha riscontrato il favore di molti studenti.
Tuttavia, com’era prevedibile, c’è qualche voce fuori dal coro. Dario, ad esempio, crede che «a parte la traccia scientifica (su Enrico Fermi, ndr) tutte le altre erano pessime» ma alla fine ha deciso di cimentarsi nell’argomento storico dedicandosi alla contrapposizione tra destra e sinistra. Qualcuno ammette poi che «la comprensione del testo era molto difficile» vedendosi così “costretto” a puntare su altre tracce.
In ogni caso, la soddisfazione per il lavoro prodotto in 6 ore è stata tanta e ora tutti incrociano le dita sperando che «siano soddisfatti anche i nostri professori!».
E adesso tutti di nuovo chini su libri e appunti: la seconda prova incombe ma ora che il ghiaccio si è rotto, confida Martina, «non sono affatto tesa o preoccupata».