Appello di Porfidio: “Stop a volantini abusivi”

L'ex consigliere comunale denuncia: "Situazione preoccupante in città, la Polizia Locale non garantisce il decoro urbano e la pulizia delle strade"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’ex consigliere comunale Audio Porfidio sul degrado urbano a Busto Arsizio.

Recentemente sulla stampa è stata riportata con grande risalto la notizia che a Tradate un agente di  polizia locale ha elevato una contravvenzione nei confronti di una persona che aveva abusivamente attaccato su un palo un volantino per pubblicizzare la vendita di una casa. Finalmente un’amministrazione che sa farsi rispettare: il decoro urbano è il primo biglietto da visita che una città offre a chi arriva dall’esterno per visitarla, perciò è importante che le istituzioni facciano tutto quanto è in loro potere per salvaguardare il decoro e l’immagine delle strade, dei marciapiedi, delle aiuole e di tutti i luoghi pubblici. Una città bella e curata diventa anche più vivibile e attrattiva.
A Busto Arsizio la situazione è a dir poco preoccupante, tra adesivi appiccicati sui pali e volantini appesi per annunciare concerti, feste, matrimoni e chi più ne ha più ne metta, sugli alberi, sui cartelli stradali, sui cartelli pubblicitari regolari, dappertutto senza alcun ritegno. Addirittura sul mio cartello pubblicitario dell’aiuola di piazzale Crespi è stato attaccato un foglio con scritto “oggi sposi” da ormai più di 2 settimane e non è mai stato ritirato. Senza contare gli imbrattamenti sui muri, gli striscioni appesi agli alberi dei viali, l’invasione dei volantini pubblicitari che spesso, quando vengono posizionati sui parabrezza o nelle cassette postali, volano via e rimangono per terra, e ancora la trascuratezza con cui molte aiuole vengono abbandonate a se stesse, nonostante ci siano dei contratti di adozione che prevedono precisi obblighi di cura e manutenzione.
Uno scenario desolante, ma non si ha notizia di agenti di polizia locale impegnati nel sanzionare le condotte illecite di chi imbratta la città e di chi manca di rispetto per le regole che riguardano la pulizia e il decoro urbano. Solo il sottoscritto, quando ancora era alla guida del movimento politico “La Voce della Città”, fu multato un giorno per aver diffuso dei volantini di propaganda politica sui parabrezza delle automobili in sosta su viale Duca d’Aosta. Da allora qualcun altro è stato sanzionato? Oppure vige l’anarchia?
Tutti questi cittadini incivili che trattano Busto Arsizio come se fosse il giardino o l’immondezzaio di casa loro andrebbero sanzionati pesantemente. Già non sarebbe lecito appendere cartelli provvisori senza autorizzazione ma quantomeno si prendano la briga di ripassare negli stessi punti per portarsi via questi cartelli invece che abbandonarli al loro destino. La polizia locale dovrebbe cercare di risalire ai trasgressori intimando loro quantomeno di ripulire per tempo, anche se ci sarebbero gli estremi per elevare contravvenzioni, così come si fa quando si rintracciano indizi nei sacchi dei rifiuti abbandonati ai bordi delle strade. 
Serve una politica di tolleranza zero contro chi minaccia quotidianamente il decoro della città e dei luoghi pubblici. La polizia locale deve agire in modo deciso per fronteggiare la deriva dell’illegalità diffusa che è il primo sintomo di un degrado civile: è ora di mettere un punto fermo contro questi atteggiamenti e comportamenti illeciti e irrispettosi, prima che si trasformino in cattive abitudini, diffuse tra i cittadini e a quel punto sempre più difficili da sradicare.
La “Voce” è senza voce ma di fronte a certi scempi non può starsene in silenzio.

Audio Porfidio
“La Voce della Città”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2011
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