Ferrovia Lugano-Malpensa, la Svizzera ci mette altri 37 milioni

La linea migliorerà i collegamenti passeggeri transfrontalieri: il Consiglio di Stato chiede al Ticino di finanziare la stazione intermodale di Stabio per servire la zona industriale

La Svizzera investe ancora sulla mobilità su ferro verso l’Italia e Malpensa: 37 milioni di franchi in più è la cifra destinata alle opere accessorie della ferrovia Lugano-Malpensa, quella che in Italia è chiamata (con logica più "locale") Arcisate-Stabio.

Il Consiglio di Stato ha chiesto al Canton Ticino di stanziare un credito lordo di 36.9 milioni di franchi (netto 23.3 milioni) destinato alle opere complementari e agli adattamenti del progetto FMV: si parla in particolare della realizzazione del nodo intermodale della stazione di Stabio e dei fondi per la possibile realizzazione futura della strada SP394 (Stabio Est–Gaggiolo). Per questa ragione il governo chiede inoltre un credito di 1.13 milioni come contributo al comune di Stabio per il finanziamento del nuovo accesso alla zona industriale di Stabio. Una serie di opere, dunque, destinate a favorire l’interscambio delle merci e a potenziare l’area di confine.

La richiesta è in realtà un correttivo in corso dopera: nel settembre 2007 il Gran Consiglio aveva stanziato 72 milioni quale contributo per la costruzione del tratto svizzero della nuova linea ferroviaria tra Mendrisio e Varese. Ciò aveva consentito di affrontare tutti i passi necessari per iniziare i lavori entro la fine del 2008, condizione fissata dalla legge federale sul Fondo infrastrutturale per ottenere il contributo federale (50%). Questo vincolo temporale ineludibile ha tuttavia fatto sì che non tutti gli elementi di progetto potessero essere inseriti nella richiesta di credito sottoposta al Gran Consiglio. I progetti delle opere complementari e delle modifiche imposte dalla decisione dell’UFT sono ora conclusi e sono stati approvati negli scorsi mesi dallo stesso Ufficio federale. Si dispone pertanto delle informazioni complessive per l’aggiornamento sui costi e il finanziamento. Sia in Italia, dove i lavori sono stati avviati nel 2009, sia in Svizzera la massima estensione dei cantieri è prevista a partire dalla seconda metà di quest’anno.

Il nuovo collegamento ferroviario Mendrisio-Varese è un elemento importante nella strategia di gestione della mobilità e di promozione dell’accessibilità e della competitività economica del Canton Ticino: si inserisce in un progetto di sviluppo a tappe dell’infrastruttura ferroviaria, che raggiungerà la massima attrattiva con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri che consentirà di trasferire su rotaia una quota consistente delle merci, riducendo in maniera consistente l’impatto ambientale, e di aumentare la frequenza dei treni. Ma l’attenzione rimane incentrata soprattutto sulla funzione passeggeri: la tratta Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa sarà servita da una nuova linea del servizio Ti.Lo (Ticino-Lombardia). Dalla loro entrata in funzione nel 2004 i collegamenti trasfrontalieri sugli assi Ticino-Chiasso-Como-Milano e Bellinzona-Luino hanno ottenuto un grande successo: in sei anni, infatti, l’utenza è aumentata del 75%.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2011
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