Si inventa un sequestro per non pagare un debito, denunciato
Un 55enne ha raccontato alla Polizia di essere stato rapito e rapinato della somma che aveva appena ritirato in banca ma gli agenti l'hanno immediatamente smascherato. Ha ammesso la simulazione
Ha simulato un sequestro di persona a scopo di rapina per non pagare un debito e così un 55enne residente a Busto Arsizio è stato denunciato per simulazione di reato dagli agenti del commissariato di via Candiani. Nella serata dell’11 luglio scorso l’uomo si era presentato presso il commissariato di Busto Arsizio raccontando di essere stato vittima di un sequestro di persona a scopo di rapina. In particolare aveva raccontato che in mattinata, dopo aver riscosso presso un Istituto di credito di piazza Trento e Trieste a Busto Arsizio la liquidazione emessa dalla ditta dove lavorava, di essere stato avvicinato da tre individui travisati e con accento straniero, colpito, bendato e costretto a salire su un’autovettura. Trattenuto in auto contro la propria volontà fino alle 22 circa, è stato rapinato del contante appena ritirato in banca (3900 euro) e rilasciato in viale Diaz da dove avrebbe raggiunto il commissariato.
L’uomo non avrebbe saputo fornire elementi utili al riconoscimento dei presunti rapitori se non che avevano un accento straniero non meglio identificato. Agli operatori il racconto fornito non è sembrato convincente e subito sono partite le effettive verifiche. Da un primo controllo del cellulare è stato facile notare che nel lasso di tempo dal presunto sequestro alle dichiarazioni fornite erano state effettuate chiamate e inviati sms poi confermate da opportuni riscontri. Gli agenti hanno proceduto alla perquisizione della sua auto, posteggiata nelle vicinanze del Commissariato (contraddicendosi ancora rispetto alla versione iniziale di essersi recato in Commissariato a piedi reduce dal sequestro), al cui interno sotto il tappetino è stata rinvenuta la somma di 3100 euro.
Il cinquantacinquenne ha ammesso di essersi inventato sia il sequestro che la rapina per evitare, a seguito di un accordo, il pagamento ad una persona che l’aveva aiutato nel disbrigo della pratica di disoccupazione. L’uomo è stato denunciato per simulazione di reato, il cellulare e la somma di denaro sottoposti a sequestro fino ad eventuali disposizioni del’autorità giudiziaria.
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