Il prefetto Zanzi è già al lavoro: “Cara Varese, sono a tua disposizione”
Il nuovo dirigente dell'ufficio conosce il territorio, i suoi punti di forza e i suoi problemi, e ha voluto rimarcare la sua totale disponibilità al lavoro e all’ascolto delle esigenze della popolazione e delle forze sociali
Nella sua città, con la sua gente e con tanta voglia di essere un aiuto sincero e appassionato, per tutti i cittadini, nessuno escluso. C’è chi ha lo spirito di servizio nel suo dna, e Giorgio Zanzi è una di queste persone. Il nuovo prefetto di Varese si è insediato oggi. Proveniente da Verbania, tuttavia per diversi anni è stato direttore generale della Provincia a villa Recalcati.
E’ al lavoro da questa mattina e ha scritto una lettera di inizio mandato, in cui rivolge un saluto a tutte le autorità locali e a tutti i cittadini. Ma Zanzi accenna anche alla particolarità che caratterizza il suo mandato e cioè il fatto che è stato chiamato a svolgere questo ruolo proprio nella sua città: «Ricoprire il ruolo di prefetto a Varese – scrive il neo prefetto – è un particolare onore e uno straordinario privilegio cui mi accingo con la massima dedizione ed impegno per corrispondere alla fiducia di chi mi ha chiamato a questo prestigioso incarico».
Il nuovo prefetto conosce il territorio, i suoi punti di forza e i suoi problemi, e ha voluto rimarcare la sua totale disponibilità al lavoro e all’ascolto delle esigenze della popolazione e delle forze sociali: «Consapevole della delicatezza del momento che stiamo sul piano economico e degli assetti del quadro istituzionale – si legge nel messaggio di saluto – la mia disponibilità e collaborazione per la ricerca di soluzioni sarà piena ed incondizionata nei confronti di tutti, da qualunque parte provenga la richiesta ed avendo come riferimento la sobrietà, laboriosità e concretezza degli abitanti di questo territorio, mi adopererò per offrire il mio miglior contributo possibile nei processi di cambiamento e per l’ordinata vita e il progresso della provincia».
Non si tratta di parole di circostanza, il prefetto è spesso chiamato a dirimere questioni di crisi aziendali, sociali e politiche di non poco conto e la sua mediazione a volte può essere determinante. Zanzi conclude auspicando a che di poter contare sull’aiuto di tutta Varese.
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