Inizia il Ramadan, con meno polemiche
Il tendone per gli incontri serali è stato allestito in via Pacinotti, su un terreno comunale. Rimane la contrarietà di Lega e PdL. La comunità musulmana invita ad un incontro sabato 6 agosto
Parte tranquillo il Ramadan a Gallarate. La comunità musulmana gallaratese festeggia il mese di preghiera e digiuno diurno e rinnova l’invito a tutti per una visita: «Venite a conoscerci, ci sarà un momento di confronto il 6 agosto con la presentazione di un libro» dice il portavoce della comunità Hamid Khartauoi.
Il periodo di preghiera – che è centrale per il calendario musulmano – è ospitato nel campo del magazzino comunale di via Pacinotti: qui è stato allestito il grande tendone bianco (e due più piccoli) per la preghiera e poi per la cerimonia quotidiana in cui – calato il sole – si rompe il digiuno diurno. L’amministrazione comunale ha voluto questa soluzione anche perché si tratta di un’area tranquilla e con abbondante parcheggio intorno, per ridurre i disagi. La sera saranno ospiti anche i rifugiati ospitati a Villa Calderara, vista la disponibilità data dalla comunità per gestire l’accoglienza. Sabato 6 agosto è previsto anche un incontro pubblico tra cittadini e comunità, come già lo scorso anno (nella foto sotto). Dopo l’estate lo stesso spazio diventerà una struttura destinata alle feste, tra cui la corsa degli asini della Rama di Pomm.
Fino allo scorso anno il tendone è stato ospitato (per due estati) in un cortile dietro alla chiesa di Arnate, proprietà della parrocchia. Una scelta che era stata accettata con qualche mugugno dalla amministrazione comunale, che da un lato si vedeva "tolte le castagne dal fuoco", dall’altro doveva digerire pure gli inviti di monsignor Franco Carnevali e della comunità cattolica perché si rispettasse la libertà di culto. Proprio la scorsa estate la posizione di monsignor Carnevali fu duramente attaccata anche da giornali e blog di destra, suscitando una ferma reazione della comunità cattolica.
Rimangono anche oggi, in ogni caso, le perplessità dell’opposizione di centrodestra: se i tendoni sono pagati dalla comunità musulmana, che si è fatta carico ovviamente anche dei bagni chimici e dei costi delle utenze elettriche, PdL e Lega Nord lamentano comunque la cessione di uno spazio comunale, anche se riguarda solo un periodo limitato. E lamentano la vicinanza alla chiesa di Madonna in Campagna, nonostante il parere positivo venuto anche dal parroco. «Speriamo non diventi una moschea, come qualcuno va già in giro a dire» ha detto De Bernardi Martignoni nel question time presentato in consiglio comunale. «Se dicono che non vogliono la moschea, noi siamo d’accordo» dice però anche Hamid Khartauoi. «La comunità non ha mai chiesto una moschea». Rimangono le distanze, ma quest’anno l’estate gallaratese sembra più tranquilla che in passato.
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