La onlus: “Progetto fermo per i ritardi del Comune e il taglio degli incentivi”

Roberto Bulegato, presidente della onlus "L'Aquila Nuova", spiega i motivi dello stop, le perplessità per il futuro e le difficoltà nei rapporti con l'ente locale abruzzese

«Abbiamo fatto 8 viaggi all’Aquila per portare avanti il progetto. I ritardi sono nati dal Comune». Roberto Bulegato, presidente della onlus "L’Aquila Nuova" racconta una versione diversa del naufragio (per ora) della scuola ad alta tecnologia da realizzare nel capoluogo abruzzese. «Abbiamo faticato non poco, solo grazie alle pressioni nostre e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nuncleare che si è potuti arrivati al convenzionamento».

In realtà più che alla polemica sui ritardi, Bulegato è interessato a spiegare quale sarà il futuro del progetto, che certamente subisce uno stop. La ragione è in buona parte al sistema degli incentivi, rivisto dopo il 31 dicembre 2010: «Si era sospeso tutto dopo il blocco del Conto Energia: metà dell’intervento economico derivava infatti dagli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, ci aggiorneremo quando potremo fare una valutazione più chiara». Dopo i contatti di maggio con il Comune si stanno analizzando i conti, anche se Bulegato ammette che l’associazione non si è ancora riunita ufficialmente.
La questione della sostenibilità economica è quella principale, ma la onlus vuole garanzie anche sul modello di gestione futuro. «Sicuramente chiederemo se esiste ancora la necessità di questa scuola e la disponibilità a gestirla: non vorremmo diventasse una delle tante cattedrali nel deserto. A settembre chiederemo anche questo alle istituzioni, è una responsabilità che abbiamo anche nei confronti dei donatori».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Settembre 2011
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