“Partecipazione dei cittadini”, bocciata mozione di Movimento Libero
Alessio Nicoletti aveva presentato una mozione in consiglio comunale: «Democrazia diretta e partecipazione erano la nostra ricetta per affrontare la crisi a livello locale»
La mozione di Movimento Libero sulla partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa è stata bocciata dal Consiglio Comunale, riunitosi ieri sera a Palazzo Estense, con 17 voti contrari (tutti i consiglieri di maggioranza) e 12 favorevoli (tutti i consiglieri d’opposizione).
Nella mozione Nicoletti proponeva all’assemblea civica varesina di:
1)Introdurre il “bilancio partecipativo” quale strumento di “democrazia diretta”con l’obiettivo di fare scegliere direttamente ai cittadini come spendere i fondi comunali.
2)Utilizzare lo strumento referendario, già previsto dallo Statuto Comunale, sulle questioni più controverse ed importanti per il futuro della Città, come ad es. l’unificazione delle Stazioni.
3)Portare in Consiglio Comunale quelle iniziative di carattere popolare, quali petizioni, istanze e proposte avanzate direttamente da gruppi di cittadini al fine di esprimere un chiaro atto d’indirizzo sulle questioni poste.
4)Verificare concretamente, anche attraverso sponsorizzazioni, la possibilità di installare webcam per riprendere i lavori del Consiglio Comunale in modo che i nostri concittadini possano valutare il lavoro svolto dai loro rappresentanti.
«Sinceramente non capiamo- afferma Nicoletti -, o meglio facciamo finta di non capire, perché la maggioranza abbia bocciato proposte concrete che avevano l’unico obiettivo di far partecipare maggiormente i nostri concittadini alla vita amministrativa della città. È stato imbarazzante assistere alla scena muta dei consiglieri di maggioranza, che non hanno nemmeno avuto il coraggio di discutere nel merito quanto proposto e motivare seriamente il loro voto contrario. Democrazia diretta e partecipazione erano la nostra ricetta per affrontare la crisi a livello locale. Se i cittadini avessero la possibilità di scegliere direttamente come utilizzare i fondi comunali, spenderebbero oltre 60.000 euro all’anno per Varese Europea ed il Teatrino Santuccio?Avrebbero dato il via libera alla spesa di 50.000 euro per “Varese Cinema”? Avrebbero permesso la nomina di un capo-gabinetto a 3.000 euro al mese o la spesa di 22.000 euro all’anno per Anci? Quale sarebbe l’ordine di priorità per le opere pubbliche? Domanda a cui purtroppo non possiamo fornire una risposta perché la maggioranza silente di Palazzo Estense ha fermato con il suo voto l’unica vera rivoluzione politica locale possibile: la partecipazione diretta del cittadino alla stesura del bilancio comunale. Noi, dall’opposizione,ci abbiamo provato».
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