Ricercatori e studenti per l’ultimo saluto al professor Lanzarone
Pubblichiamo il ricordo della vedova, Marian Farago: "Avevamo in comune una dedizione all’utilizzo delle nuove tecnologie alle loro applicazioni umanistiche e sociali"
Si è tenuta questa mattina nella Sala del Commiato nel Cimitero di Giubiano, a Varese, la cerimonia funebre del professor Gaetano Aurelio Lanzarone, direttore del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria. Docenti dell’Università dell’Insubria, ricercatori e studenti, membri del personale accademico e amministrativo si sono uniti alla vedova, signora Marian Farago, ai familiari e agli amici nel ricordo del professor Lanzarone.
Pubblichiamo il ricordo personale della signora Marian Farago Lanzarone
Come forse non tutti voi sapete, Elio ed io ci siamo incontrati 40 anni fa in un ufficio che si occupava di software per computer. Abbiamo sempre avuto in comune una dedizione all’utilizzo delle nuove tecnologie alle loro applicazioni umanistiche e sociali. In questa triste occasione, ho notato la novità di condoglianze per posta elettronica e messaggini, in aggiunta alle tradizionali telefonate e telegrammi. Anche in internet sono apparsi quasi immediatamente elogi alla brava persona che fu Elio. La velocità delle comunicazioni, e le calde emozioni espresse, mi hanno molto commossa. Vorrei trasmettervi pochi estratti, che rafforzano i miei ricordi attraverso quello che scrivono.
Da un amico giornalista: «Non dimenticheremo mai l’umanità, il tratto gentile, la disponibilità e al tempo stesso l’elegante riserbo che hanno accompagnato ogni momento della vita del carissimo “prof.”. Ci ha colpito anche la sua forza, la sua determinazione, quando si avvicinavano le ombre della sera. Con dedizione ed esemplare generosità ha messo la sua stupenda intelligenza al servizio dei giovani e della comunità. Ricordiamo sinceramente e con affetto un gentiluomo che ci ha onorati della sua attenzione».
Da una collega di decine di anni fa: «Ho avuto modo di conoscere Elio ai tempi del Dipartimento di Scienze dell’Informazione di via Colombo e di via Comelico a Milano. Serbo di lui il ricordo di una persona gentile, di una gentilezza che veniva da dentro e di una persona capace di sorridere con il cuore».
Dal sito web di un noto blogger: «Elio mi ha insegnato, quando ancora ero uno studente, i rudimenti di intelligenza artificiale nel suo corso di Teoria delle Decisioni, nel corso di Laurea in Scienze dell’Informazione all’Università degli studi di Milano».
Anni dopo Elio è stato il direttore del Centro di ricerca in “Infomatica interattiva” dell’Università dell’Insubria e il fondatore del corso di laurea in Informatica. Poi, insieme ad altri colleghi, ha costituito il Dipartimento di Informatica e Comunicazione e, naturalmente, Elio ne è diventato il direttore, essendone stato l’ideatore, il promotore e la persona che, con il suo entusiasmo e impegno, ha permesso di costruirlo. Il Dipartimento ha rapidamente iniziato a crescere, sia numericamente che come riconoscimento sul territorio. Senza falsa retorica, è corretto dire che Elio è stato l’artefice di questa crescita, grazie al suo infaticabile impegno. E fino all’insorgere della malattia, Elio è rimasto saldamente al timone, conducendo il Dipartimento attraverso le perigliose acque della vita universitaria, tra riforme incombenti e difficoltà gestionali.
Caro Elio ci mancherà il tuo tatto, la tua abilità nel conciliare posizioni differenti, la tua sensibilità per le sfumature, il tuo saper leggere le opportunità e il tuo saper trovare le persone giuste.
Un carissimo saluto per il tuo ultimo viaggio, Elio!
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