Cani da slitta nel cuore verde del Parco Pineta
Domenica dedicata allo Sleddog e agli amici a quattro zampe al Centro Didattico Scientifico del Parco Pineta: proiezione del documentario di Giuseppe Prampolini che si allena nell’area
Cani da slitta nel cuore verde del Parco Pineta. Singolare appuntamento domenica 6 novembre, alle
Pensando ad una muta di cani che traina una slitta viene in mente un paesaggio innevato con montagne incontaminate sullo sfondo; cosa c’entra il Parco Pineta quindi? Da tempo l’IceWolf Sleddog Team (www.icewolf.it) guidato da Giuseppe Prampolini, si allena nel Parco Pineta utilizzando slitte con ruote in previsione di attraversate come quella da poco conclusasi: la ”4a attraversata del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano con cani da slitta”.
Le origini dello Sleddog risalgono ai popoli artici … Esquimesi ed Indiani Athabaska avevano come unico mezzo di trasporto slitte trainate da cani; anche cercatori d’oro e corrieri postali, dopo di loro, ricorrevano a questo mezzo di trasporto per spostarsi da una parte all’altra del Grande Nord. Oggi il termine “Sleddog” sta ad individuare quella attività sportiva nella quale sono coinvolti l’uomo (musher), uno o più cani (in genere da due a venti) e una slitta.
La proiezione del documentario sarà preceduta da un breve intervento della dott.ssa Manuela Pauri (Veterinario, specialista in Etologia) dal titolo “Consigli per una corretta gestione del proprio cane nell’ambito del Parco”. Portare il proprio cane a passeggiare nel Parco è certo gradevole sia per il padrone che per il nostro amico a quattro zampe… questo gesto può però nascondere insidie per entrambi e per gli altri fruitori dei boschi dell’Area Protetta. Nel Parco infatti vige la regola di condurre sempre il cane al guinzaglio … ciò non costituisce un fattore restrittivo solo derivante dal rischio di disturbo della fuana selvatica, spesso un animale o la sua traccia potrebbe farlo smarrire nel bosco oppure un cavallo o un Montain Bikers potrebbero spaventarsi ed incorrere in cadute con potenziali spiacevoli conseguenze.
Dopo la presentazione del documentario verranno illustrate tecniche e materiali mentre i Muscher Giuseppe Prampolini e Marco Ossola saranno a disposizione per rispondere a tutte le domande degli interessati.
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