Iadonisi: “Una città ferma a maggio 2011”
Secondo il coordinatore cittadino dell'Udc nulla di ciò che ha promesso la coalizione che sostiene Farioli è stato fatto fino ad adesso. Chiede all'opposizione in consiglio di vigilare
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del coordinatore cittadino dell’Udc, Francesco Iadonisi, in merito allo stato di avanzamento di alcune opere in città e al programma del centrodestra al governo a Busto.
E’ arrivato il momento di rompere il silenzio,
il nostro è un voler porre l’attenzione in questo momento di assoluta gravità per l’intera nazione, e Busto non è da meno, considerando che dallo scorso mese di maggio il tempo si è fermato.
Per meglio dire il tempo si è fermato per chi ha vinto le elezioni, ritirato nei cassetti quel poco di programma se così si poteva chiamare (volendo possiamo rispolverarlo), poi via tutti sulla giostra per dividersi quel che si può portare a casa e siamo arrivati ad oggi.
Partecipare ai Consigli Comunali è ormai scusate se mi permetto, alienante, una perdita di tempo dove non si arriva a nulla di positivo che possa dare una svolta all’attuale situazione.
Non voglio neanche per un istante pensare che i quattro anni rimanenti a questa amministrazione, si possano sciupare a tirare a campare nel più completo immobilismo.
Poche cose ma il coraggio di portarle a termine, il tempo della politica spettacolo con roboanti annunci e deludenti risultati è finito, come stiamo tutti assistendo all’attuale sgretolamento del berlusconismo.
Per questo motivo vogliamo solo ricordare le bellissime cerimonie durante la campagna elettorale, ovvero il nuovo commissariato in via Foscolo, i lavori in piazza Vittorio Emanuele che hanno già cambiato i programmi iniziali, ma realmente a che punto sono??? Senza contare la penosa storia della Caserma dei Carabinieri.
Non vogliamo dare tutte le colpe alla maggioranza, anche la minoranza deve fare la sua parte e continuare a vigilare e chiedere che le attività proposte in campagna elettorale e non solo, vengano fatte e non in tempi biblici.
Noi in questo momento siamo fuori dalle istituzioni, pagando una scelta di coerenza, ma siamo pronti a fare la nostra parte e sostenere anche con forza tutte quelle attività che vadano in quella direzione con la massima attenzione verso la Famiglia considerandola fulcro essenziale della nostra società che ha fatto grande l’Italia.
Questa non vuole essere una polemica anche se potrebbe tranquillamente passare per tale, ma sostanzialmente è una triste fotografia dell’attuale situazione, penso che i cittadini di Busto meritino rispetto con i fatti, quelli che purtroppo ad oggi mancano.
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