La “maratonina dei record” invade la città
Oltre 1800 atleti e 271 società sportive hanno preso parte alla XX edizione della mezza maratona che si è svolta per le vie cittadine. Ventun chilometri di percorso che hanno causato qualche problema alla viabilità
Si sono presentati in 1800 per correre la XX edizione della Maratonina di Busto Arsizio. Un’edizione particolarmente interessante perchè ha visto entrare la gara organizzata dall’atletica San Marco nella “top 20” delle maratonine italiane.
Atleti tesserati di oltre 270 società sportive e corridori amatoriali non si sono fatti spaventare dal cielo cupo, dall’asfalto bagnato, dalle pozzanghere o dalle scivolose foglie cadute a terra e hanno affrontato il percorso di 21097 metri che si è snodato per le vie della città, toccando quasi tutti i quartieri. Una gara che ha visto fin da subito due atleti staccarsi dal gruppo e condurre una corsa in solitaria. Si tratta di Nasef Ahmed e Morkraji Lanhcen (già vincitore della scorsa edizione, ndr) che si sono tallonati per 1 ora, 7 minuti e 27 secondi fino a quando Nasef non ha tagliato il nastro di arrivo qualche decimo di secondo prima dell’avversario. Il terzo classificato, Diego Abbatescianni, è arrivato dopo 2 minuti e mezzo e nel giro di 3 quarti d’ora tutti gli altri atleti sono giunti all’arrivo.
Per quanto riguarda le donne, è stata Elisa Stefani con 1 ora, 19 minuti e 25 secondi ad assicurarsi la medaglia d’oro seguita da Claudia Gelsomino e Viviana Vellati.
Forse per via delle condizioni climatiche non ottimali e dell’asfalto bagnato, nessun atleta è riuscito a battere il record della manifestazione che è di 1 ora 4 minuti e 16 secondi per gli uomini e 1 ora 16 minuti e 20 secondi per le donne.
La maratonina -che è stata dedicata alla memoria di Don Isidoro e che ha visto nello staff tecnico anche alcuni ragazzi della comunità Marco Riva- aveva uno scopo benefico e infatti il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’associazione “progetto pollicino” che si occupa dell’accoglienza di minori momentaneamente allontanati dalle proprie famiglie.
Tutto il percorso della manifestazione era presidiato da oltre 250 volontari che avevano l’ingrato compito di deviare o bloccare il traffico. E anche quest’anno, nonostante gli appelli dell’organizzazione e dell’assessore allo sport, Ivo Azzimonti, si sono segnalati diversi casi in cui alcuni automobilisti bloccati dalla corsa hanno “incitato” a loro modo gli atleti.
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